00:00 18 Luglio 2017

L’ITCZ sale ancora! Non buone le notizie dal fronte africano, tuttavia…

La linea di interconvergenza tropicale è salita anche ad est durante la prima decade di luglio...

Un buon metro per cercare di capire le mosse dell’alta pressione africana è l’ormai famoso ITCZ ( InterTropical Convergence Zone). Si tratta della zona di convergenza intertropicale situata mediamente sull’equatore. Qui si ha la convergenza degli Alisei dell’emisfero boreale e la risalita di masse d’aria calda che determinano l’area di instabilità equatoriale, con piogge e temporali.

Questa ipotetica linea, chiamata anche equatore climatico, fluttua a nord e a sud a seconda delle stagioni. In estate, tra luglio e settembre, tende ad estroflettersi verso nord di circa 18°/19° sopra l’equatore, in risposta al maggiore o minore vigore della circolazione monsonica delle latitudini tropicali.

I suoi movimenti determinano anche lo spostamento verso sud o nord delle alte pressioni subtropicali (che si estendono immediatamente a nord e a sud della ITCZ), determinando così un forte influsso anche sul tempo di casa nostra.

Una maggior estroflessione dell’ITCZ verso nord facilita le rimonte dell’alta pressione africana verso il Bacino del Mediterraneo e l’Italia. Di conseguenza, in estate, questo parametro diventa fondamentale per la previsione di una possibile risalita del famigerato "Gobbo".

L’ITCZ non viene monitorato in inverno, ma sale sugli altari della cronaca già a partire dal mese di aprile. La mappa in alto a sinistra ce lo mostra…così come è disposto in questi ultimi giorni, o meglio come era disposto nella prima decade di luglio. La linea scura rappresenta la sua altezza media, mentre la linea rossa la posizione assunta dal 1 al 10 luglio.

Si nota purtroppo una notevole estroflessione su quasi tutto il comparto africano a testimoniare una notevole attività del monsone sottostante. L’alta pressione africana di conseguenza è costretta a sbilanciarsi verso nord interessando direttamente l’Italia e il bacino del Mediterraneo.

Rispetto alla fine di giugno, l’itcz è salito anche sul comparto orientale africano, mantenendosi in media solo sull’estremo quadrante est del Continente Nero.

I segnali per un ritiro verso sud della linea medesima sono comunque visibili dalle mappe previsionali imbastite dai vari modelli per la terza decade di luglio. Staremo a vedere…

Autore : Paolo Bonino