00:00 6 Agosto 2018

Dove colpiranno i TEMPORALI sino a giovedì 9 agosto?

Andiamo a vedere dove si attiveranno i nuclei temporaleschi nelle prossime 72 ore.

L’avvicinamento della saccatura in arrivo dal vicino Atlantico tenderà ad accentuare l’instabilità anche sul nostro territorio, favorendo un certo richiamo di correnti umide dai quadranti meridionali ma anche infiltrazioni d’aria un po’ meno calda in quota.

Tutto questo andrà a favorire, specie nelle ore più calde ma anche della prima parte della serata, fenomeni temporaleschi a carattere sparso, pur con tempistiche e modalità diverse, che adesso andremo ad analizzare.

La giornata odierna vedrà ad esempio qualche infiltrazione di aria meno calda in quota al nord, specie su Alpi, Piemonte e Lombardia, unitamente ad un richiamo di aria umida da sud ovest alle quote medie. Ne deriverà la possibilità che qualche focolaio temporalesco possa sfondare dalle zone di montagna a quelle pianeggianti, in particolare a nord del Po, Biellese, Verbano ma anche area dolomitica.

La giornata di martedì vedrà l’instabilità al nord inizialmente collocarsi tra Varesotto, Comasco, Lecchese e Valtellina, per poi localizzarsi su Valle d’Aosta e vallate piemontesi occidentali, ove potranno formarsi temporali localmente intensi nelle ore del tardo pomeriggio. Al centro si attiverà qualche focolaio temporalesco a cavallo tra Umbria, Lazio ed Abruzzo, così come sulla Sardegna, coinvolta da nuclei di vorticità in arrivo anche dal mare aperto.

Sarà però tra mercoledì e giovedì che l’instabilità diverrà più marcata ed estesa a gran parte della dorsale appenninica sino a Molise e Campania, proprio in coincidenza con l’avvicinamento ulteriore della saccatura francese e del suo fronte freddo.

Si svilupperà pertanto secondo i modelli una vasta fascia di temporali multicellulari estesa dai monti verso le zone pianeggianti adiacenti del centro, Roma compresa, atri nuclei colpiranno la Sardegna, parte della Sicilia.
I fenomeni potrebbero persistere anche nelle ore notturne.

Qualche temporale si ripresenterà certamente sulle Alpi, intenso sull’Ossola ma sconfinerà dall’Appennino emiliano verso il basso Veneto e in genere sul nord-est, anche se qui si attende ormai il passaggio del fronte freddo di venerdì per assistere a fenomeni più organizzati.

Autore : Alessio Grosso