21:03 2 Marzo 2024

METEO: cosa sta succedendo? C’è da preoccuparsi? Chi rischia un’alluvione?

L’alluvione non è un’ipotesi da scartare per il settentrione. Da qui a domenica 10 marzo sull’Italia ma soprattutto al nord si prevedono il passaggio di ben 4 impulsi perturbati, di cui almeno 3 intensi.

Siccome sono caduti già dai 200 ai 300mm su molte zone del nord, c’è da temere che, se il limite delle nevicate sulle Alpi risultasse troppo alto, i fiumi riceverebbero una tale quantità d’acqua che non riuscirebbero a smaltirla, se non riversandola sulle campagne.

E c’è questo rischio? Fortunatamente nel passaggio perturbato di domenica sulle Alpi la neve cadrà tra i 900 e i 1400m, quindi una quota utile a ritenere molta acqua in forma solida, aiutare i ghiacciai e preservare le piste da sci con ottimi contributi, limitando il riversamento nelle acque dei fiumi di tutta la precipitazione in caduta.

Nel passaggio di martedì 5-mercoledì 6 marzo sarà un vortice freddo a scendere sul settentrione determinando rovesci anche intensi e nevicate sulle Alpi sin sotto i 1000m e anche questo dovrebbe aiutare a non accumulare troppa acqua tutta insieme nel fondovalle.

Nel vortice perturbato in arrivo tra sabato 9 e domenica 10 resta da capire quanto sarà importante il contributo di aria fredda in rientro in quota da est; se ci fosse anche lì si potrebbe scampare da un’alluvione. Resta comunque molto delicata la situazione di Liguria, Emilia e poi anche Toscana, dove la quota neve non potrà essere così bassa e soprattutto dove frane e smottamenti sono all’ordine del giorno su un territorio particolarmente fragile se soggetto a questo tipo di sollecitazioni atmosferiche.

Quanto al riassunto del maltempo in arrivo da qui a metà mese, le mappe che seguono sono abbastanza inquietanti, guardate la prima, la posizione del vortice alle 13 di domenica 3 marzo:

Ecco le conseguenze pluviometriche sul territorio alle 19 di domenica 3 marzo con Piemonte, Liguria di Levante e alta Toscana colpiti e affondati, poi i temporali sul Lazio:

E qui la posizione del fronte nelle prime ore di lunedì 4 marzo: nord ancora colpito dall’occlusione frontale, rovesci o temporali su Campania, Sicilia e Calabria tirrenica.

Ed eccoci al passaggio tra martedì 5 e l’alba di mercoledì 6 marzo:

Notate un altro nucleo precipitativo molto importante al nord, specie tra Piemonte e Lombardia.
Andrà molto peggio però nel week-end 9-10 marzo, guardate che razza di depressione interverrà da ovest:

E con quali conseguenze…per nord-ovest e Sardegna.

Infine, ma qui siamo nel lunghissimo termine, ecco un’altra potenziale depressione, addirittura alimentata da aria molto fredda con neve a quote basse tra il 12 e il 14 marzo, ma qui l’attendibilità risulta molto bassa, anche se è indicativa di un trend votato completamente al maltempo e con l’alta pressione sbilanciata sulla Scandinavia: