00:00 8 Dicembre 2013

Modello inglese; l’ultima corsa conferma il dominio anticiclonico, si cambierà solo prima di Natale

Come proseguirà dicembre? Che tempo ci attende nel periodo pre-natalizio? Questo e altro nel nostro consueto resoconto serale delle ultimissime novità elaborate dai modelli a nostra disposizione.

Ecco a voi l’ultima corsa serale del modello inglese ECMWF, fra gli strumenti principali per poter elaborare una previsione, in progressivo aggiornamento automatico dalle ore 20.00 in poi.
Dalle ore 21.00 appariranno invece via via i commenti e le analisi del nostro previsore di turno riguardo alle mappe più rilevanti e interessanti scelte fra i successivi 10 giorni di previsione. 

 

 ANALISI della situazione attuale: un campo di alta pressione di natura dinamica ricopre quasi per lintero il bacino del Mediterraneo e risulta determinante anche per il tempo sull’Italia. Intanto il flusso perturbato principale scorre veloce da ovest verso est a latitudini elevate. L’est europeo è interessato da una massa d’aria molto fredda di recente derivazione artica che tende a portarsi oltre il mar Nero, allontanandosi dal nostro settore di interesse.

 

L’alta pressione spadroneggia nel bel mezzo di dicembre abbracciando a sè gran parte dei Paesi mediterranei e anche dell’Europa. Una siffatta situazione, date le sue caratteristiche fisiche, tende a permanere quasi inalterata per diversi giorni e così sarà. D’altra parte anche la compattezza della circolazione circumpolare non risulta favorevole all’instaurarsi di cambiamenti sostanziali almeno per una settimana.

Che tempo ci attende dunque in questi giorni? Beh, almeno fino al 20 dicembre si confermano condizioni di tempo stabile e per buona parte anche soleggiato sulla maggior parte dell’Italia. A questo si aggiunge l’alto rischio di nebbioni sulle zone di pianura, segnatamente in Val Paana, dove si avrà anche un po’ di freddo umido, e qualche passaggio nuvoloso comunque di poco conto.

Quali prospettive ci attendono per il futuro, intendendo con questo il lungo termine, ovvero il periodo che ci porterà fino alle porte del Natale? Finchè l’alta pressione terrà banco, ossia almeno sino al 20 dicembre, la prognosi non incontra grandi difficoltà e risulta sufficientemente attendibile. Il discorso cambia nel prosieguo.

A partire dal 21 dicembre, l’alta pressione inizierà a mostrare i primi segnali di cedimento. D’altra parte anche il vortice polare mollerà la presa (indice AO in calo) ed ecco subito le prime masse di aria fredda trafilare dal Circolo Polare alla volta delle medie latitudini.

A partire da quel momento le analisi elaborate dai modelli, non solo dall’inglese, iniziano a perdersi in scenari molto incerti. Tanto basta per farci capire appunto che per quel periodo saranno le masse d’aria fredda a prendere in mano il bandolo della matassa.

Tutto cambierà prima di Natale? Alla luce di quanto detto sopra sembrerebbe di si. Per lo meno, si andrà incontro alla naturale fase di decadenza di questa lunga e, per allora, anche anomala fase anticiclonica invernale. Le anomalie positive della pressione infatti migreranno verso le alte latitudini europee (ultima mappa in basso) tradendo così l’instaurarsi di maggiori scambi meridiani. Un punto a favore del cambiamento dunque.

Non ci rmane che pazientare ancora qualche giorno e riprendere quindi in mano tutto il materiale probabilistico a nostra disposizione, confrontarlo con gli indici climatici, con le anomalie ne frattempo instauratesi, ed ecco che potremo avere già una prima infarinatura della linea di tendenza che ci aspetta allo scoccare dell’inverno astronomico fin quasi a Natale. 

 

Autore : Luca Angelini