00:00 5 Gennaio 2017

Ultimissime della sera: il trionfo della NEVE sui versanti adriatici, poi l’arrivo della mitezza

Saranno ore di passione quelle che si preannunciano per gli abitanti delle regioni centrali e meridionali adriatiche. In seguito pare farsi strada un addolcimento delle temperature portato dalle correnti occidentali oceaniche.

Situazione attuale: l’ingresso trionfale dell’aria fredda sul Mediterraneo porta con sé forti manifestazioni di instabilità con NEVE sino in pianura sulle regioni del versante Adriatico. La neve questa mattina è caduta anche sul nord-est italiano con rovesci che hanno interessato l’area di Venezia per poi trasferirsi rapidamente verso Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise ed in queste ore anche la Puglia. Si sono verificati anche alcuni rari temporali di neve provocati dal contrasto diretto tra l’aria fredda in arrivo e la superficie del mar Adriatico ancora tiepida. Cieli sereni sul resto del Paese ma con vento forte e rafficato di Tramontana e Grecale. Valori termici in ribasso.

L’aria fredda sul Mediterraneo: ecco cosa dovremo aspettarci nelle prossime ore. 

Aria molto fredda di origine artico-continentale continuerà ad interessare il nostro Paese almeno sino a domenica 8 gennaio, portando con sè manifestazioni di instabilità con nubi e precipitazioni nevose sino in pianura lungo le coste del medio e del basso versante Adriatico. Un deciso ribasso della temperatura si farà sentire dalla prossima notte su tutto il Paese. L’apice del maltempo sui versanti adriatici nella giornata di domani, venerdì 6 gennaio (Epifania), poi un lento e graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche che riporterà sulla nostra penisola una nuova risalita delle temperature più sensibile dalla prossima settimana. 

Medio e lungo termine; una ripresa delle vorticità zonali sul nord Europa, ecco le conseguenze per l’Europa.

L’incremento delle vorticità zonali, cioè del flusso di correnti occidentali sull’Europa, viaggerà di pari passo con un nuovo, fisiologico aumento della pressione che tornerà a farsi vedere sui settori centro-occidentali del Mediterraneo.

Come già descritto nei precedenti articoli, l’alta pressione manterrebbe la propria posizione ben salda a cavallo tra l’oceano Atlantico e la Penisola Iberica; il bacino centrale del Mediterraneo non ne sarebbe pertanto interessato direttamente ma finirebbe comunque col subirne le conseguenze, sperimentando ancora una circolazione di venti che tenderanno a divenire nord-occidentali.

Verrebbe ripristinato un profilo termico più mite e gli effetti instabili portati delle masse d’aria fredda nord-atlantica resterebbero confinati alla Penisola Balcanica. Tutto questo almeno sino a venerdì 13 gennaio, per il periodo successivo la partita rimane ancora tutta da decidere.

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi