11:31 23 Maggio 2024

Monitoriamo l’ANTICICLONE AFRICANO: arriverà o resterà ancora sopito?

In questa sede proveremo a monitorare le mosse dell'alta pressione africana con un parametro molto importante: la posizione dell'ITCZ sul Continente Africano.

Le regioni settentrionali aspettano con ansia che smetta di piovere, mentre al meridione qualche bella precipitazione farebbe comodo per tamponare in parte la siccità che sta colpendo soprattutto le regioni estreme e la Sicilia. C’è però la consapevolezza che con l’alta pressione africana si potrebbe passare dal nulla al troppo nel senso del caldo ed in lassi temporali molto brevi. L’ideale sarebbe un miglioramento della situazione, ma accompagnato da temperature non troppo elevate, ma il tempo fortunatamente non si può comandare a proprio piacimento.

Arriverà l’alta pressione africana sull’Italia? Un buon metro per capire le sue mosse è l’ormai famoso ITCZ (InterTropical Convergence Zone). Si tratta della zona di convergenza intertropicale situata mediamente sull’equatore. Qui si ha la convergenza degli Alisei dell’emisfero boreale e la risalita di masse d’aria calda che determinano l’area di instabilità equatoriale, con piogge e temporali. Questa ipotetica linea, chiamata anche equatore climatico, fluttua a nord e a sud a seconda delle stagioni. In estate, tra luglio e settembre, tende ad estroflettersi verso nord di circa 18°/19° sopra l’equatore, in risposta al maggiore o minore vigore della circolazione monsonica delle latitudini tropicali. I suoi movimenti determinano anche lo spostamento verso sud o nord delle alte pressioni subtropicali (che si estendono immediatamente a nord e a sud della ITCZ), determinando così un forte influsso anche sul tempo di casa nostra. Una maggior estroflessione dell’ITCZ verso nord facilita le rimonte dell’alta pressione africana verso il Bacino del Mediterraneo e l’Italia. Di conseguenza, in estate, questo parametro diventa fondamentale per la previsione di una possibile risalita del famigerato “Gobbo”.

L’ITCZ non viene monitorato in inverno, ma sale sugli altari della cronaca già a partire dal mese di aprile per i motivi suddetti. La mappa ce lo mostra così come è disposto in questi ultimi giorni, o meglio come era disposto nella SECONDA DECADE DI MAGGIO. La linea scura rappresenta la sua altezza media, mentre la linea rossa la posizione assunta dal 10 AL 20 MAGGIO.

La porzione che ci interessa è situata sull’Africa nord-occidentale. Notiamo che rispetto alla prima decade di maggio, l’ITCZ si è alzato, ma resta quasi ovunque al di sotto della media del periodo, sfiorando la linea scura (la media) solo in un breve tratto. Anche più a levante l’ITCZ si presenta molto al di sotto della norma, segno che l’attività monsonica sottostante sta spingendo poco.

Da tutto ciò si evince che l’anticiclone africano per il momento dovrebbe restare sopito e non oltrepassare i suoi territori di origine. In altre parole, sempre secondo questa mappa, difficilmente il caldo intenso e diffuso potrà ricoprire la nostra Penisola in tempi brevi.

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