00:00 27 Settembre 2014

Modello americano: emissione SHOCK a medio-lungo termine!

Il concorso di aria fredda da est e correnti più umide da ovest potrebbe determinare la nascita di una vasta depressione con condizioni di diffuso maltempo. Più cauto il modello europeo.

Gli appassionati di neve e gelo si staranno mangiando le mani, pensando che se una situazione del genere si fosse verificata in inverno, probabilmente gran parte d’Italia avrebbe visto la neve.

La meteorologia però non guarda in faccia a nessuno e tanto meno segue i nostri gusti. Ciò non toglie che, pur essendo ai primi di ottobre, una situazione siffatta non sarebbe molto comune dalle nostre parti.

Notate l’alta pressione ben salda in sede scandinava e l’aria fredda da est che scorre come un fiume in piena sul suo bordo meridionale.

Il contrasto si farebbe davvero acceso sul Mediterraneo, un vero e proprio "confronto" tra le sopracitate correnti fredde e aria caldo umida proveniente dai quadranti occidentali e dal nord Africa.

Nella seconda cartina vi mostriamo il risultato finale di questi contrasti: una vasta depressione posta sul Mediterraneo occidentale con condizioni di maltempo diffuso in Italia, specie sui settori di ponente e al nord.

Strutture perturbate come queste vengono definite "barocline", in quando il minimo al suolo non corrisponde a quello in quota. Alle quote superiori, il minimo si trova sfasato ad ovest o a nord-ovest rispetto a quello presente al suolo. Questo "sfasamento" di posizione testimonia la forza dell’impianto perturbato, che può quindi durare a lungo ed elargire molte precipitazioni.

Il modello europeo è comunque più cauto. Questa elaborazione, pur vedendo un’area di bassa pressione nel Mediterraneo per il medesimo periodo, presenta toni decisamente meno accesi. Nei prossimi giorni vedremo se la linea perturbata proposta dal modello americano risulterà vincente oppure subirà attenuazioni.

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Autore : Paolo Bonino