00:00 10 Ottobre 2015

Medio e lungo termine: il ritorno di un vecchio protagonista

Dalla seconda metà di ottobre, l'anticiclone delle Azzorre potrebbe tornare a svolgere un ruolo importante sul tempo atmosferico d'Europa. Conseguenze e prospettive di un pattern le cui caratteristiche di persistenza sono ben note sia agli appassionati, sia ai previsori.

L’avanzata graduale dell’autunno sembra ritornare a proporre quelli che sono stati i vecchi protagonisti delle scorse stagioni; il graduale rinforzo del Vortice Polare porta alla ribalta l’anticiclone delle Azzorre sul vicino oceano Atlantico. L’alta pressione sarà sufficientemente lontana da non avere effetti diretti sul tempo dello stivale europeo, abbastanza vicino da condizionarne comunque la circolazione generale che nei prossimi giorni seguiterà ad essere di tipo settentrionale. Le ripercussioni sullo stato del tempo si faranno sentire soprattutto sulla Penisola Scandinava, l’Europa centrale e parte del Mediterraneo. 

Effetti a lungo termine. 

Questa annata rispetto alle scorse, sembra essere caratterizzata da una forte attività d’onda sull’oceano Atlantico, in più di un’occasione l’alta pressione potrebbe allungarsi verso le latitudini più settentrionali dell’oceano. In buona sostanza, a differenza degli ultimi due anni, l’alta pressione sembra essere meno interessata alla conquista dell’Europa e del Mediterraneo, restandosene appolaiata sopra l’oceano Atlantico e coinvolgendo tutt’al più gli estremi settori occidentali del continente.

Trattasi di un pattern caratteristico dell’autunno avanzato oppure della stagione invernale, caratterizzato da una grande persistenza, tale da riuscire ad influenzare l’andamento medio di intere stagioni. Se risulterà determinante nel plasmare la circolazione atmosferica europea relativa al prossimo inverno, ancora è impossibile da stabilire.

Effetti sulla circolazione delle prossime due settimane.

In ambito europeo, nell’immediato possiamo confermare la prevalenza di una ventilazione di stampo orientale oppure settentrionale, in grado quindi di veicolare masse d’aria fredda sull’Europa e sul Mediterraneo. L’andamento termico potrebbe risultare sotto le medie del periodo, soprattutto sui settori direttamente esposti alle discese d’aria fredda, riferendoci pertanto ai settori europei nord-orientali ed in chiave futura anche alla Penisola Scandinava.

Con tutta probabilità dovremo attenderci un periodo abbastanza prolungato di sottomedia precipitativo sull’Europa occidentale, mentre precipitazioni più frequenti ed un clima assai più instabile potrebbe animare la scena dei settori centrali ed orientali, compresa la Penisola Scandinava.

In ambito italiano, precipitazioni frequenti al centro ed al sud, causate dalle frequenti ciclogenesi, tempo secco e fresco sulle regioni del nord, causato dalla persistenza di una circolazione prevalentemente settentrionale. Temperature in media col periodo oppure leggermente inferiori, specie al nord. 

Autore : William Demasi