00:00 18 Luglio 2016

Fa il temporale alle 2 di notte? Dipende anche dalla stagione…

Molti forse non sanno che...

PRIMAVERA: il temporale predilige la terraferma, difficili ma non così rari i temporali marittimi perchè il mare raggiunge proprio il massimo raffreddamento tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. I fenomeni temporaleschi da fronte freddo possono transitare o formarsi in qualsiasi momento della giornata ma prediligono comunque le zone interne e le ore più calde, cioè quelle pomeridiane. La grandine può cadere abbondante ma è generalmente di modeste dimensioni. Sulle Alpi i fenomeni temporaleschi primaverili, specie nelle zone ancora soggette a copertura nevosa, risultano complessivamente rari. Nel caso di un passaggio frontale a carattere freddo si può osservare comunque il cosiddetto temporale nevoso, che spinge il limite della neve ben al di sotto del limite dello zero termico.

I temporali da instabilità atmosferica prediligono la fascia prealpina ed appenninica oltre alle zone pianeggianti limitrofe e colpiscono nelle ore pomeridiane, spegnendosi generalmente dopo il tramonto, ma con qualche eccezione. Anche la terraferma è ancora abbastanza fredda da non consentire la prosecuzione dei fenomeni nel cuore della notte, specie all’inizio della primavera.

ESTATE: il temporale colpisce soprattutto le zone montuose ma qualche marittimo comincia ad osservarsi durante la notte anche sul mare, specie nella seconda parte della stagione. I temporali quando raggiungono le pianure possono risultare molto forti e accompagnati da grandine grossa e raffiche di vento turbolente. I temporali, visto il calore ormai accumulato dalla terra, possono insistere o formarsi anche in piena notte, scendendo magari dalle montagne.

AUTUNNO: i temporali colpiscono soprattutto il mare e le coste, ma senza disdegnare i rilievi e le zone interne del centro-sud, diventano invece molto rari in Valpadana e praticamente assenti sulle zone alpine.

INVERNO: temporali solo al sud, più raramente sulle regioni centrali, quasi assenti al nord, ma con qualche eccezione. I temporali più intensi si formano tra mare aperto e fascia costiera delle regioni meridionali.

Autore : Alessio Grosso