00:00 14 Luglio 2016

Perchè è difficile prevedere le nevicate? Perchè entra meno freddo…

Riuscire a prevedere con sicurezza una nevicata quando le temperature sono al limite prevede un grosso sforzo a livello previsionale.

Quando l’isoterma dei -5°C a 1500m entrava franco sull’Italia da EST, coinvolgendo non solo la Valpadana ma anche le regioni centrali tirreniche, prevedere una successiva nevicata di addolcimento era cosa abbastanza semplice, soprattutto se il peggioramento subentrava da ovest con una saccatura ben delineata e non era affidato a depressioni ballerine.

Il problema è che negli ultimi anni è palese la difficoltà con cui l’isoterma dei -5°C visita l’Italia e resta "in visita" per qualche giorno, arriva magari beffardo il -2, o il -3, e questo crea ancora maggiori problemi, senza contare che ultimamente persino lo zero termico a 1500m ha latitato parecchio. 

Ma come direte, se al sud talvolta entra persino la -10 in Adriatico?  Si, ma si tratta di un altro tipo di irruzione fredda, da NORD, veloce, ficcante, intensa quanto si vuole ma rapidissima poi nel defilarsi verso sud-est.

Si tratta di un freddo mordi e fuggi che non dialoga con l’Atlantico, semmai produce nel Mediterraneo la classica depressione jonica, ma più di questo non è in grado di fare.

Il freddo pellicolare, che entrava da est e ci rimaneva per giorni, prima di essere esposto ad una naturale erosione per l’avanzata dell’aria mite atlantica e di una modifica di tutto l’assetto barico, sembra un ricordo sbiadito, anche l’ultimo episodio eccezionale di freddo del febbraio 2012, che pur si è spinto sul Tirreno, favorendo ciclogenesi e neve sino a Roma, non è stato poi seguito da quell’addolcimento che ancora molta neve avrebbe portato, stavolta soprattutto sui versanti tirrenici e al nord.

In pratica sta mancando in questi ultimi anni il vero freddo da ogni quadrante, senza contare che anche la crisi del Rodano è di lunga durata, nonostante l’episodio del 17-18 dicembre 2010 in Toscana, di cui abbiamo qui un riscontro:
https://www.meteolive.it/news/**Video**/72/notte-tra-il-17-e-18-dicembre-2010-la-neve-avvolge-firenze/35102/

L’ultima nevicata che ha seguito schemi conosciuti al nord è quella, doppia, tra il 19 ed il 21 dicembre del 2009, qui eccola a Portogruaro (VE):
https://www.meteolive.it/news/**Video**/72/la-grande-nevicata-del-19-dicembre-2009-a-portogruaro-ve-/35070/

E’ evidente il grande dinamismo del vortice polare, così come la mancanza di un anticiclone PERSISTENTE in sede scandinava, in grado di fare da blocco alle ingerenze delle correnti occidentali e di veicolare magari un po’ di vero freddo dai quadranti orientali.

Chiaro che in una situazione termica costantemente al limite i previsori debbano ricorrere, oltre al raffronto tra i modelli ad area limitata, a tutta l’esperienza che hanno maturato in tanti anni di lavoro sul campo, che spesso non basta mai.

Da qui la grande difficoltà di affidare al testo previsionale le fatidiche frasi: nevicate a tratti sino in pianura, o localmente, o miste a pioggia, o bagnate". E l’elenco potrebbe continuare a lungo…

Autore : Alessio Grosso