00:00 26 Dicembre 2022

METEO inverno: ribaltone pazzesco dopo l’Epifania? Che mappe! Quanto sono credibili?

Stasera diversi scenari proposti da alcuni modelli aprono alla possibilità di un cambiamento importante dopo l'Epifania, che potrebbe avere diverse origini, ma quanto sono attendibili tali mappe? Proviamo a scoprirlo insieme.

 

La mappa qui sopra vi sconvolge? Non capite cosa sia, non sapete per quale giorno sia? Se siete deboli di cuore non andate oltre nella lettura. E’ un’analisi termica a 1500m prevista per l’Epifania dalla media degli scenari più favorevoli al freddo di ECMWF, che evidenzia un clamoroso terremoto barico sull’Europa, in virtù di un rallentamento dell’attività del vortice polare e dell’intrusione verso il nord Europa di aria nettamente più mite, che andrebbe ad innescare un’irruzione fredda da est diretta verso l’Italia.

E’ attendibile? Una boutade per svegliarci dai torpori delle feste? Non è proprio così. Diciamo che per la prima volta il modello europeo (ECMWF) nell’analisi delle sue 50 corse mostra alcuni scenari interessanti nel lungo termine. Almeno la metà delle emissioni infatti evidenziano l’uscita di scena dell’anticiclone e l’inserimento verso nord, vuoi di saccature fredde con conseguente maltempo, vuoi di qualche scenario da inverno crudo.

Diciamo che sono almeno 25 (su 50) le emissioni che strizzano l’occhio al cambiamento, dunque la metà, di cui almeno 5 votate ad una condizione di stampo nettamente invernale con risvolti anche NEVOSI: sono ancora poche ma vale la pena di segnalarle. 

Ecco un’altra analisi barica a supporto a 5500m e al suolo proprio per lo stesso giorno (EPIFANIA), che evidenzia la formazione di un anticiclone scandinavo e un flusso retrogrado freddo da est sull’Italia:

Volete vedere da un’altra corsa come verrebbe attaccato il vortice polare troposferico? Ecco qui una mappa di tutto l’emisfero nord sempre per l’Epifania, si nota molto bene l’intrusione dell’aria mite sin sul Polo con conseguenze che vi lasciamo immaginare: l’aria fredda si mette in moto verso sud:

Ora le avete viste, torniamo però ora al solito pragmatismo, facciamo un passo indietro, rieccoci a Capodanno: si nota l’anticiclone ancora stabilmente ancorato al Mediterraneo, con una probabilità di realizzazione altissima:

Non è un anticiclone molto forte, ma c’è e assicura il solito clima ben poco invernale, giusto uggioso nelle solite zone (coste dell’alto Tirreno, Liguria, Valpadana).
Subito dopo lo vediamo dominare senza troppa difficoltà molto probabilmente sino a giovedì 5 gennaio, queste le termiche a 1500m:

Ecco però che all’improvviso compaiono le tendenze dell’anticiclone a perdere di vista il Mediterraneo, per l’Epifania lo vediamo sbilanciarsi verso nord in questa linea di tendenza del modello americano, aprendo la strada alle correnti atlantiche ma anche ad un parziale e possibile rientro di venti da est più freddi:

Ci sono altri scenari votati alla dinamicità, con l’anticiclone fuori gioco, rintanato in pieno Atlantico, sempre per lo stesso intervallo di tempo, guardate che affondo perturbato piomba sul Mediterraneo:

Insomma, quell’anticiclone che ad oggi ci pare inespugnabile ed imbattibile, in realtà viene visto da alcuni modelli in decisa crisi dopo l’Epifania, a causa di una repentina frenata del vortice polare, favorita da intrusioni di aria calda in arrivo da sud, sia nell’area californiana che sull’ovest del continente europeo.

RIASSUMENDO: 
-Anticiclone più o meno invadente sin quasi all’Epifania ma con qualche breve momento piovoso al nord e su parte del Tirreno da giovedì 29 a venerdì 30 dicembre e poi ancora da martedì 3 a mercoledì 4 gennaio, in un contesto mite. (Attendibilità alta)

-Anticiclone in probabile indebolimento o trasferimento di sede dall’Epifania in poi, con risvolti tutti da approfondire. (Attendibilità ancora bassa ma in crescita)

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Autore : Alessio Grosso