00:00 11 Luglio 2017

Quando tuona ma non piove…Il caso delle virga secche

L'umidità dell'aria e le precipitazioni.

L’aria magari si è seccata a causa delle correnti di Foehn e il cielo al mattino appare sereno o al massimo velato da nubi stirate dal vento. Tutto sembra tranquillo, la visibilità è ottima, si scorgono le montagne, nulla lascerebbe pensare ad un "disturbo" da parte del cielo. Invece dopo il mezzogiorno ecco formarsi cumuli a base elevata e sembrano tutt’altro che innocui.

Dalla loro base ecco improvvisamente anche discendere delle strisce di pioggia o di neve (se il colore è biancastro), vediamo una collina in lontananza raggiunta dalla nebbiolina ma al suolo, in pianura, sulla nostra zona non cade nulla. Strano pensiamo, ho il cumulo sopra la testa, la striscia d’acqua che scende giù si vede distintamente. Eppure, niente… La verità è che l’aria si è mantenuta secca e le goccioline sono evaporate prima di raggiungere il suolo.

Molte domande allora sorgono spontanee:
1 perchè si è formato il cumulo se era tutto così sereno e tranquillo?

Risposta: perchè in quota c’era aria molto più fredda che in pianura che ha consentito la rapida risalita di termiche dal suolo riscaldato dal sole. Oltretutto in aria secca, l’atmosfera è limpida e i raggi solari riscaldano meglio, perchè non vengono filtrati dalla foschia e dal vapore acqueo, dando origine a cumuli spettacolari.

2 perchè sulla collina l’acqua è arrivata? Perchè lì c’era l’umidità sufficiente o forse sarebbe meglio dire il fresco sufficiente affinchè la goccia o il fiocco arrivassero a destinazione senza evaporare.

3 perchè si sono sentiti anche dei tuoni se non è piovuto? Il temporale si può manifestare anche senza pioggia, si parla di temporale secco, i fulmini scattano per colmare la differenza di potenziale elettrico tra nubi e suolo o tra nube e nube, o tra nube ed aria, anzi in aria secca ne sentiremo anche di più perchè le onde sonore giungono senza essere "smorzate" dalla forte umidità dell’aria. E’ anche per questo che sentiamo i tuoni soprattutto prima e dopo il temporale, piuttosto che durante la fase di massima intensità dello stesso.

4 perchè sentiamo un forte colpo di vento appena la virga accenna a scendere al suolo? Perchè la corrente discendente trascina con sè molta aria fredda ed oltretutto l’evaporazione in fase di caduta accentua ancora di più la differenza termica verticale tra quota e pianura. La differenza di temperatura (gradiente) provoca questa raffica, conosciuta anche come fronte di raffica. Poi l’aria fredda dilaga al suolo espandendosi lateralmente e generando ulteriori raffiche, sempre per contrasto termico. Si tratta del "gust front" (ossia il "fronte di raffica"). Il passaggio di quest’ultimo porta a raffiche di vento improvvise e talmente intense che in alcune occasioni esse possono arrivare a soffiare fino a 100-120 km/h; nella maggior parte dei casi (non sempre) associato a tali raffiche si nota il passaggio nel cielo della "nube a mensola", seguita da altre formazioni nuvolose basse e minacciose. Spesso però la corsa del fronte di raffiche si arresta a pochi chilometri dal "cuore" del temporale, ma in alcune occasioni si può arrivare ad osservare nubi a mensola a distanze superiori ai 20-25 km dal centro del cumulonembo.

5 come mai qualche gocciolone arriva lo stesso al suolo in aria secca? Perchè le gocce più grandi non riescono ad evaporare del tutto, sono più pesanti e all’inizio del rovescio possono anche sfondare sino al suolo grazie alla violenza della corrente discendente.

6 e non è possibile poi che un altro rovescio riesca ad arrivare al suolo? Se affluisce maggiore umidità alle basse quote probabilmente si. Molte volte capita piuttosto che il temporale, avanzando verso zone in cui fosse presente aria più umida crescesse in intensità e potenza, rovesciando magari molti mm di pioggia a poca distanza dalla zona nella quale non era riuscito a piovere a causa di una corrente favonica.

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Autore : Alessio Grosso