00:00 16 Gennaio 2023

NEVE in Valpadana tra martedì e giovedì: ecco dove e quanta ne potrà cadere…

Due episodi nevosi attesi sul catino padano tra martedì e giovedì, marginali o no?

Che fatica per vedere un po’ di neve in pianura ormai in inverno. Lo sappiamo bene. C’è chi è solo contento, perchè zero neve equivale a zero disagi, chi invece la neve la ama e basta ed è ben contento dei disagi che genera. 

Di disagi martedì 17 gennaio per la verità ce ne saranno pochini, solo qualche modello azzarda un accumulo di qualche centimetro e segnatamente in Lombardia. E’ vero che le temperature caleranno vistosamente in quota, ma al suolo sarà difficile che raggiungano lo zero o vadano al di sotto, pertanto le precipitazioni attese per le prossime 36 ore, pur moderate, non potranno favorire apporti al suolo particolarmente abbondanti. Naturalmente più copiose risulteranno sull’arco alpino e prealpino.

Ecco la mappa degli accumuli proposta dal modello americano a fine giornata (martedì 17 gennaio):

Qui vediamo la distribuzione dei fenomeni previste sempre per martedì a metà giornata dal modello ICON, con la pioggia ancora presente nel Milanese, che lascerà per qualche ora il posto alla neve prima di sera:

Dunque parliamo di una spolverata sul Piemonte, ovest e nord Lombardia, poi anche centro-est, fondovalle alpini, specie centro orientali, pioggia su pianura veneta, saltata gran parte dell’Emilia, così come il Cuneese.

Il modello ad area limitata (ma meno definito) GFS mostra fenomeni più decisi, ma sempre molto concentrati sulla Lombardia, Piacentino, Trentino e vicino ai confini esteri francesi:

Per giovedì 19 invece minimo al suolo difficile da inquadrare per i modelli ma ormai dovrebbe prevalere l’idea di un passaggio rapido sulla Lombardia e una concentrazione di fenomeni sull’Emilia. Il modello europeo vede anche una lingua di neve importante sul basso Veneto, ma ci torneremo, qui c’è ancora tempo, intanto ecco la posizione del minimo a 1500m per le prime ore di giovedì e guardate che temperature di tutto rispetto, ampiamente favorevoli a neve sino in pianura in Valpadana:

Le conseguenze per giovedì potrebbero essere quelle che vi mostriamo qui secondo il modello americano con lingua di neve sulla Lombardia centrale in spostamento verso l’Emilia e il Veneto (ma su quest’ultima regione con effetti più marginali):

La concentrazione dei fenomeni sull’Emilia sarà frutto di una rapida traslazione del minimo depressionario verso ESE, qui la distribuzione dei fenomeni nel pomeriggio-sera di giovedì 19 su bassa Lombardia, parte del Veneto ed ovest Emilia e gli accumuli previsti:

COMMENTO: il lettore a questo punto potrebbe chiedersi: cosa accadrà concretamente? Cosa ci dice il previsore, nella fattispecie Grosso? 
La situazione a mio avviso, e sottolineo mio, perchè come disse una volta Caroselli, ciascuno si deve pronunciare secondo l’esperienza che ha in questo mestiere, la neve martedì, pur modesta, potrebbe affacciarsi soprattutto sulla Lombardia centro occidentale tra il primo pomeriggio e la prima serata, pur spesso mista a pioggia e senza determinare accumuli rilevanti, se non in casi isolati e in aperta campagna.

Discreto o buono anche l’apporto nei fondovalle alpini centro-orientali, specie su Trento e Rovereto, anche Belluno, quasi nulla altrove.
Mercoledì una pausa e giovedì il secondo passaggio, nato da un minimo pressorio non favorevole al nord-ovest, andrà infatti a concentrare i fenomeni sull’Emilia con nevicate abbondanti in Appennino, ma rilevanti anche in pianura tra Piacenza, Parma, Reggio e Modena, in un secondo tempo anche a Bologna, meno procedendo verso est e verso la Romagna e il basso Veneto, dove al massimo è attesa una spruzzata. Questa l’analisi che posso fare con i dati in nostro possesso.

 

Autore : Alessio Grosso