00:00 26 Marzo 2013

Giovedì nevicherà a bassa quota al nord?

L'aria fredda che sta affluendo in queste ore sul settentrione potrebbe preparare il terreno alla caduta di neve a bassa quota tra il pomeriggio e la serata di giovedì 28. Al vaglio l'ipotesi più probabile.

Quello che sta succedendo in queste ultime ore sul settentrione italiano è un evento decisamente raro per un periodo stagionale così avanzato. La vasta massa d’aria fredda che da diversi giorni tiene sotto scacco le condizioni meteorologiche dell’Europa appena a nord delle Alpi, ha trovato una valvola di sfogo sul Mediterraneo attraverso la porta della Bora. Nelle ultime 30-36 ore un forte raffreddamento della temperatura è intervenuto nei bassi strati atmosferici delle regioni settentrionali, determinando prima il gelicidio sulla città di Trieste, in seguito le nevicate sino a quote pianeggianti che tra ieri ed oggi hanno interessato diversi settori dal Veneto alla Lombardia.

Dopo la relativa fase di tregua attesa per la giornata di domani, mercoledì 27, un nuovo veloce sistema frontale attraverserà la nostra penisola giovedì 28 riportando una rapida passata precipitativa con neve a quote non elevate. 

La neve riuscirà a spingersi sino alla pianura?

Facendo un ragionamento puramente basato sulla bontà delle temperature previste dai modelli matematici alle diverse quote, giovedì la neve dovrebbe spaziare dai 600-700 metri delle regioni nord-orientali ai 700-800 metri dei versanti marittimi liguri. Sul Piemonte i fiocchi cadrebbero mediamente solo oltre i 400-500 metri.

Tuttavia desta più di un dubbio l’incredibile raffreddamento della temperatura avvenuto nelle ultime 24 ore su gran parte della val Padana dove le temperature massime non stanno superando i 5-6 gradi.

Con l’arrivo di domani la ventilazione orientale responsabile di questo raffreddamento così consistente, andrà scemando abbastanza velocemente. Sarà in quel momento che diverrà più semplice diagnosticare la quota effettiva in cui i bianchi fiocchi di neve si presenteranno nella giornata di giovedì.

Tra i punti a favore per l’arrivo della neve a quote veramente basse, il forte (ed in parte sottostimato) raffreddamento termico occorso nelle ultime ore. Il punto a sfavore risiede ovviamente nell’avanzato periodo stagionale con l’irraggiamento solare tipico di fine marzo che svolgerà un ruolo da protagonista riscaldando a più non posso la temperatura dell’aria nei bassi strati durante il giorno.

Per adesso Meteolive non si sbilancia eccessivamente, prevedendo una quota neve che mediamente sarà attestata sui 500-600 metri.

La seconda incognita è rappresentata dalla bontà delle precipitazioni previste in occasione di questo evento. L’ondulazione del getto alla quota di 500hpa sarà minima e le precipitazioni più organizzate faticheranno parecchio a guadagnare i settori pianeggianti più settentrionali con il baluardo alpino che correrà il serio rischio di restare a secco. In questo frangente le precipitazioni più intense e persistenti sono previste interessare la Liguria, il basso Piemonte, la bassa Lombardia e l’Emilia Romagna.

Approfondimenti su: https://www.meteolive.it/news/Editoriali/8/Una-piega-stagionale-che-ha-dell-incredibile/40945/ di Alessio Grosso.

 

Autore : William Demasi