00:00 14 Aprile 2018

News del sabato: instabilità a macchia di leopardo anche nei prossimi giorni, vediamo dove

Uno sguardo al tempo dei prossimi giorni: ancora instabilità inserita in un contesto sovente a sfondo temporalesco. La previsione per i prossimi giorni.

Nei prossimi giorni una circolazione di venti nord-orientali a debole gradiente, condizionerà il tempo previsto sul nostro Paese, portandovi condizioni di instabilità che andranno ad interessare alcuni specifici settori. A livello sinottico, almeno in una fase iniziale, tale circolazione poggia radici nello sprofondamento di una figura depressionaria sui settori nord africani e basso mediterranei. Da questo punto di partenza riuscirà a crearsi una circolazione di venti orientali che percorreranno il bordo più esterno del vistoso anticiclone previsto stabilire la propria sede sull’Europa centro-settentrionale, il quale potrebbe persistere diverse giornate, almeno sino al termine della prossima settimana. 

Il primo step della nuova fase instabile previsto domani pomeriggio attraverso la distensione di un ampio corpo nuvoloso costituito per lo più da nubi stratificate. In giornata qualche precipitazione è attesa sui settori centrali e settentrionali ma generalmente senza alcuna manifestazione temporalesca. 

I primi temporali di natura termoconvettiva soltanto dal pomeriggio di lunedì 16 aprile. Vi sarà un interessamento dei settori centrali e meridionali del nostro Appennino, con locali sconfinamenti nelle zone di pianura adiacenti su bassa Toscana, Lazio, Campania, Calabria. Qualche rovescio anche sul nord ma inserito in un contesto più tranquillo. Nuovi temporali ancora concentrati nelle zone interne del centro e del Mezzogiorno anche martedì e mercoledì prossimo, più soleggiato al settentrione. Temperature gradevoli e ventilazione di Grecale/Tramontana più tesi sui settori tirrenici. 

La seconda metà della prossima settimana sembra conservare a grandi linee le stesse caratteristiche che vi abbiamo appena descritto ma su alcune regioni l’instabilitá potrebbe addirittura subire una accentuazione in gran parte dovuta al transito di un nucleo d’aria piu fresca in quota, sempre con un moto retrogrado dei venti da est verso ovest (modello europeo).

Tuttavia sono necessarie ancora delle conferme. 

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Autore : William Demasi