00:00 23 Ottobre 2015

Meteo a 15 giorni: l’Italia crocevia tra venti orientali ed occidentali

Anche nel lungo termine l'alta pressione continuerebbe a svolgere un ruolo chiave nel plasmare la circolazione atmosferica del vecchio continente. Con tutta probabilità avremo ancora a che fare con delle masse d'aria fredda di origine continentale, volenterose di espandersi verso l'Europa centrale ma che tuttavia sarebbero parzialmente contrastate dall'azione depressionaria di stampo oceanico che tenterà di imporsi sull'ovest del continente. Vediamo nel dettaglio.

Volgendo lo sguardo alla prima decade di novembre, la nostra attenzione viene catturata dai tentativi di ricompattamento del Vortice Polare nella sede canadese. Un elemento che ha caratterizzato molti dei periodi del recente passato e che, con tutta probabilità, si manifesterà anche nel futuro. Abbiamo tuttavia degli elementi di novità rispetto all’andamento medio delle ultime due stagioni e che consiste in una certa predisposizione dell’alta pressione alle espansioni in senso meridiano.

Questi movimenti nell’atmosfera sono favoriti da una forte differenza di temperatura tra fasce climatiche diverse, uno scarto termico considerevole si manifesta generalmente tra la fascia polare e subpolare con la fascia delle medie latitudini, laddove poi trae linfa vitale la corrente a getto zonale, cioè quel nastro trasportatore di venti occidentali che sovente condiziona il tempo atmosferico dei settori settentrionali ed occidentali europei.

Proprio dall’azione esercitata dai venti occidentali, continuerebbe a rinnovarsi il forcing delle masse d’aria tiepida prelevate direttamente dalle medie latitudini dell’oceano Atlantico per essere trascinate verso nord. Ancora una volta, particolarmente sensibile a queste intrusioni di calore sarebbe la Penisola Scandinava.

Il panorama modellistico a nostra disposizione, conferma anche nel lungo periodo l’esistenza di due grandi circolazioni; la prima rappresentata dalla circolazione di stampo oceanico che interesserebbe soprattutto l’ovest Europa. Queste stesse correnti occidentali, veicolando sul continente delle masse d’aria molto tiepida, costituirebbero un nuovo anticiclone sulla Penisola Scandinava.

Sul fianco orientale di questo anticiclone prenderebbe via la seconda, grande circolazione dello scacchiere atmosferico europeo, riferendoci alla ventilazione orientale piuttosto fredda e secca che guadagnerebbe con discreta facilità la Russia ed i paesi dell’est Europa. A livello emisferico trattasi in realtà di una circolazione secondaria al Vortice Polare la cui sede centrale resterebbe decentrata verso la sede canadese.

Il nostro Paese potrebbe subire l’influenza di entrambe le circolazioni, molto dipenderà dall’efficacia e dalla persistenza dei blocking anticiclonici sull’Europa settentrionale. A nostro giudizio la circolazione secondaria veicolante venti orientali, potrebbe avere anche nel futuro un grosso peso sul tempo atmosferico italiano relativo dalla prima decade novembrina.

Autore : William Demasi