00:00 15 Aprile 2015

Meteo a 15 giorni: ancora non si vede la vera svolta verso le piogge primaverili

La media degli scenari dell'ultima emissione del modello americano ridimensiona le possibilità di una decisa svolta barica nel Mediterraneo.

E’ presto! Per il modello americano i tempi per una svolta barica sull’Europa sono improvvisamente diventati prematuri. Manca insomma l’affondo deciso in grado di rivoluzionare questo mese d’aprile.

Il modello, in chiara crisi d’identità, nella media degli scenari propone allora la classica situazione di comodo: un’alta pressione africana che vorrebbe ghermirci ma non può, un flusso occidentale leggermente instabile da ovest, un po’ insipido, ma comunque in grado di arrecare qualche disturbo, temperature ancora miti e nessuna vera fase di maltempo primaverile, cioè quella che determinerebbe piogge diffuse su molte aree del territorio.

E’ vero che quando comincia a piovere sull’Italia non si sa mai quando termina e le alluvioni sono arrivate e possono tornare anche nel mese di maggio (specie sul Piemonte) ma è auspicabile che davvero entro fine mese cambi un po’ lo scenario barico sull’Europa, altrimenti si corre il rischio che l’anticiclone africano passi all’iniziativa e trasformi la primavera in estate anticipata.

Badate bene: sappiate che in tutto questo comunque non ci sarebbe in alcun caso lo zampino del Nino del Pacifico, è troppo debole ancora per influenzare il tempo sul Mediterraneo centrale.

Invece il tutto rientrerebbe in quella ciclicità naturale che alterna primavere piovose ad altre più secche: sia in un senso che nell’altro ne abbiamo vissute tante, dunque siamo vaccinati.

La strada per arrivare ad un cambiamento a nostro avviso resta quella di un deciso affondo da nord delle correnti nord atlantiche, che al momento pare mancare: come l’abito nuziale di Penelope i modelli si divertono a crearlo e a disfarlo a seconda delle emissioni, ma il fatto che manchi una linea comune e ci sia un sostanziale momento di sbandamento ci impedisce di rielaborare previsioni attendibili per la fine del mese, aldilà di quanto abbiamo già esposto sopra.

Ci auguriamo maggiore chiarezza nell’indicare una linea di tendenza nelle prossime emissioni, sino ad allora si dovrà pazientare.

 

Autore : Alessio Grosso