00:00 2 Settembre 2015

Il modo sbagliato di intendere le stagioni

Il cambiamento climatico? Il clima cambia costantemente, il concetto di staticità non gli appartiene.

Estate con caldo a 30°C, solo qualche breve temporale, autunno con bel tempo mite alternato a giornate piovose e fresche, inverno prima con la nebbia, poi con il freddo, infine con la neve, primavera con sole radioso e solo qualche momento piovoso o temporalesco con temperature miti.

Nell’immaginario collettivo, questa è una sintesi delle 4 stagioni. Il punto è che così non lo sono quasi mai state, salvo rari casi. Queste sono le stagioni da libro di testo scolastico per la scuola primaria, ma non corrispondono a situazioni reali.

La colpa non è però solo della scuola, ma della voglia matta di imbrigliare il tempo all’interno di schemi statici: la norma. Cos’è la norma? Qualcosa che il tempo non può seguire: il caotico sistema atmosferico non è uno scolaretto diligente, ma è un anarchico, non si adeguerà mai a regole imposte dagli umani.

Il clima sta virando verso il caldo? E’ evidente, ma non è l’uomo che da solo prende ed alza il termostato del riscaldamento. E’ una delle tante fasi del clima della Terra. Non ci bastava il calore del sole che entrava dalle finestre e abbiamo acceso una stufetta? Può essere, ma l’uomo non può da solo comandare il clima del Pianeta.

Lo prova il fatto che gas serra e temperature non sempre hanno seguito lo stesso percorso e che anche quando le temperature nel passato sono scese i gas serra sono saliti e viceversa. Ora fa decisamente più caldo della norma, sono molte le annate in cui ormai i giorni di vero freddo in un anno si contano sulle dita di una mano, bisogna farci l’abitudine.

Questo non significa che poi il tempo sia sempre bello, anzi, più caldo non significa necessariamente più sole; la calura porta conseguenze anche nefaste: brevi ma intense fasi piovose che sfociano in alluvioni sempre più frequenti.

Ma caldo o no, le anomalie stagionali sono la norma, non l’eccezione, finchè non si capirà questo, non ci si adatterà al clima che stiamo vivendo.

Per certi versi il caldo può farci comodo, ma alla lunga indubbiamente può farci molto male se non ci adatteremo. Occorre farsene una ragione, perchè tanto anche se tagliassimo a zero le nostre emissioni e spegnessimo la stufetta, le grandi caldaie del clima potrebbero continuare a funzionare ancora per un pezzo, prima che intervengano i freezer ad invertire la rotta.

Rassegniamoci senza troppe lagnanze e prendiamo le stagioni come vengono, specie l’estate, per alcuni ormai diventata un vero incubo da cui uscirne il prima possibile!
 

Autore : Alessio Grosso