00:00 14 Gennaio 2014

Il modello inglese conferma la pioggia a catinelle, ma anche l’arrivo di aria più fredda dopo il 20 gennaio

Diverse perturbazioni atlantiche da qui sino a lunedì 20 gennaio, poi l'inserimento di aria più fredda dal nord Europa potrebbe dare una marcia in più al nostro inverno.

 

 

 

 

 

 

ANALISI della situazione attuale: un vasto e complesso campo di basse pressioni si articola dall’Atlantico fin sull’Europa, conivolgendo anche il Mediterraneo e l’Italia. La perturbazione giunta martedì sull’Italia, insisterà mercoledì ancora al sud, mentre altrove un lieve e temporaneo rialzo della pressione, darà luogo ad un miglioramento passeggero. La perturbazione che vediamo stagliata ad ovest delle Isole Britanniche raggiungerà il nostro settentrione nella giornata di giovedì, quando darà luogo ad un nuovo peggioramento.

 

Che l’inverno dia il meglio di sè nella sua seconda parte? Non è certo da escludere, anche se nulla è ancora scritto a riguardo, ne tantomeno si lascia intravvedere dalle corse dei modelli deterministici. Qui di seguito vi proponiamo comunque la consueta occhiata serale all’ultimo run della giornata, quello del modello di Reading, che propone diversi colpi di scena da qui alla terza decade del mese.

Se non è buon segno il continuo rimandare degli eventi, certamente lo è fintanto che sulla carta non compaiono figure di strani anticicloni, magari di natura subtropicale, a dare il colpo di grazia ad una stagione difficile.

Tutto rimarrà com’è sino al 20 gennaio: diverse perturbazioni in arrivo sull’Italia, voce forte di un Atlantico in splendida forma, che viene sull’Europa a sfogare l’eccesso di irruenza della stagione invernale al di là dell’oceano e preciamente sul nord America. Intanto alle alte latitudini europee torna a disegnarsi un progetto già visto e che avrebbe dovuto prendere il via dopo la metà di gennaio: l’alta pressione scandinava.

Rimandato dunque di qualche giorno il progetto dell’inverno che si poneva di portare un po’ di freddo anche sul Mediterraneo e magari anche un po’ di neve fin sulle fin troppo verdi (per la stagione) pianure italiane.

E in effetti, come possiamo vedere dall’ultima mappa in basso, un po’ di freddo arriverà, a partire dal 21-22 gennaio. Notate che giro dovrà compiere il letto delle correnti fredde per raggiungere l’Italia; il percorso contempla il passaggio su Russia, Mitteleuropa, Francia, Mediterraneo occidentale e infine Italia. Un percorso infinito, che "diluirà" certamente il potenziale freddo inizialmente insito nella massa d’aria di partenza.

Saremo però nella terza decade di gennaio, uno dei periodi più favorevoli all’attecchimento del freddo invernale, anche sull’Italia. Si, perchè a detta degli scenari paralleli del modello, le temperature sono comunque votate ad un generale calo, dell’ordine di circa 45% di probabilità. Un dato non proprio indifferente considerata la distanza temporale che ci separa dall’eventuale circostanza.

Tanto basta dunque per tenere l’attenzione ben alta e vigile sull’evoluzione prevista, che si prospetta dinamica e vieppiù interessante man mano che passano i giorni. E intanto prendiamo l’acqua, soprattutto da giovedì 16. Tanta acqua, soprattutto al nord, e ancora tanta neve sulle Alpi, dove si profila una stagione bianca quasi eccezionale.

Autore : Luca Angelini