L’ombra del generale Inverno?
Non sarà certamente l'inverno siberiano che molti sognavano ma all'orizzonte si vede qualcosa di interessante
Una fitta schiera di isobare saluterà nel corso del fine-settimana il ritorno di una corrente di aria sempre più fredda di origine polare marittima diretta verso le nostre regioni, e se domani risultasse che quell’aria polare avesse caratteristiche continentali, il risultato sarebbe ancora più eclatante.
Si potrebbe cominciare a parlare di rovesci nevosi a quote anche basse a spasso per la Penisola.
Ma restiamo con i piedi per terra ed analizziamo la situazione a partire da sabato, proprio laddove le quotidiane previsioni di MeteoLive si sono volutamente fermate.
Vediamo allora cosa potrebbe accadere:
aria sempre più fredda ed instabile verrebbe convogliata su gran parte dell’Europa dallo spostamento verso nord di una cellula di alta pressione, figlia dell’Anticiclone delle Azzorre.
Tale spostamento convoglierebbe i noccioli depressionari attualmente sul mare del nord, direttamente sulle Alpi, dove scaverebbero un canale depressionario in cui convergerebbero le correnti polari.
Sovrapponendo le ipotesi avanzate dai modelli e inserendo una variante otterremmo un risultato davvero sorprendente, più consono ai primi di marzo, ma possibile anche a fine gennaio.
La circolazione da lunedì 29 potrebbe diventare più stretta e l’aria fredda in arrivo da nord si incanalerebbe nella Valle del Rodano, presentandoci i conti da sud-ovest, mantenendo tuttavia caratteristiche fredde e apportando nevicate a quote basse al nord e localmente anche su Umbria e Toscana.
Da mercoledì 31 l’allontanamento della depressione verso sud-est, in direzione della ex-Iugoslavia, aprirebbe un corridoio all’aria fredda che punterebbe più decisamente verso sud, determinando temporali e nevicate sempre a quote prossime al suolo, su Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia e freddo intenso al nord con venti forti di Tramontana.
Domani ci aggiorneremo.
Autore : Alessio Grosso