00:00 23 Gennaio 2001

L’ombra del generale Inverno?

Non sarà certamente l'inverno siberiano che molti sognavano ma all'orizzonte si vede qualcosa di interessante

Una fitta schiera di isobare saluterà nel corso del fine-settimana il ritorno di una corrente di aria sempre più fredda di origine polare marittima diretta verso le nostre regioni, e se domani risultasse che quell’aria polare avesse caratteristiche continentali, il risultato sarebbe ancora più eclatante.

Si potrebbe cominciare a parlare di rovesci nevosi a quote anche basse a spasso per la Penisola.

Ma restiamo con i piedi per terra ed analizziamo la situazione a partire da sabato, proprio laddove le quotidiane previsioni di MeteoLive si sono volutamente fermate.

Vediamo allora cosa potrebbe accadere:
aria sempre più fredda ed instabile verrebbe convogliata su gran parte dell’Europa dallo spostamento verso nord di una cellula di alta pressione, figlia dell’Anticiclone delle Azzorre.

Tale spostamento convoglierebbe i noccioli depressionari attualmente sul mare del nord, direttamente sulle Alpi, dove scaverebbero un canale depressionario in cui convergerebbero le correnti polari.
Sovrapponendo le ipotesi avanzate dai modelli e inserendo una variante otterremmo un risultato davvero sorprendente, più consono ai primi di marzo, ma possibile anche a fine gennaio.

La circolazione da lunedì 29 potrebbe diventare più stretta e l’aria fredda in arrivo da nord si incanalerebbe nella Valle del Rodano, presentandoci i conti da sud-ovest, mantenendo tuttavia caratteristiche fredde e apportando nevicate a quote basse al nord e localmente anche su Umbria e Toscana.

Da mercoledì 31 l’allontanamento della depressione verso sud-est, in direzione della ex-Iugoslavia, aprirebbe un corridoio all’aria fredda che punterebbe più decisamente verso sud, determinando temporali e nevicate sempre a quote prossime al suolo, su Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia e freddo intenso al nord con venti forti di Tramontana.

Domani ci aggiorneremo.
Autore : Alessio Grosso