00:00 7 Giugno 2016

L’Antartide non fonderà praticamente MAI

Sono ottime le prospettive per l'Antartide.

Se tutto il ghiaccio dell’Antartide si sciogliesse il livello del mare salirebbe di quasi 70 metri. La Penisola antartica contiene ghiaccio sufficiente per far salire il livello del mare di 6-8 metri.

Si tratta di una distesa di ghiacci che è sostanzialmente separata dal grosso delle distese ghiacciate dell’Antartide. Vecchi studi avanzavano la possibilità che i ghiacci della Penisola antartica con un riscaldamento di alcuni gradi sarebbero spariti, perchè la loro base è molto al di sotto del livello del mare.

Tuttavia studi recenti suggeriscono che questa eventualità richiederebbe numerose centinaia di anni, forse anche più. Del resto in un certo momento del precedente periodo interglaciale, circa 125.000 anni fa, risulta da prove rinvenute su spiagge fossili che il livello del mare fosse 5 metri più alta che in questo periodo interglaciale, risultato di una fase decisamente più calda di quella attuale.

Del resto la performance del ghiaccio dell’ultimo periodo non deve stupire un granchè; non è il 79 l’anno zero delle misurazioni. Si è infatti stabilito che le distese ghiacciate dell’Antartide non sembrano aver cambiato di molto la loro dimensione da migliaia di anni, a causa del fatto che il distacco di icebergs nell’oceano meridionale e l’immissione di acqua dai ghiacci collocati al limite del continente antartico, pareggiano approssimativamente l’ammontare di neve che si accumula alla sommità di questo freddissimo continente. In effetti, quasi tutta l’Antartide è tanto fredda che, se anche le temperature, aumentassero di circa 5°C o anche di 10°C, esse non salirebbero mai sopra il punto di congelamento per quasi tutta la durata dell’anno. Quindi l’effetto di un riscaldamento coinciderebbe solo con un aumento della caduta di neve alla sommità, senza importanti fenomeni di scioglimento.

Comunque in questa zona la Terra è talmente fredda che la media delle nevicate si aggira attorno ai 15-20cm. Non è ancora chiaro inoltre quanta parte dell’estensione ghiacciata si trovi in uno stato di non equilibrio, cioè o in fase di crescita o in fase di contrazione.

Dati e misurazioni dei cambiamenti di spessore degli strati di ghiaccio sono tanto scarsi e difficoltosi che si può solo stimare che uno stato di non equilibrio potrebbe rappresentare circa un 20%, che corrisponderebbe ad una variazione del livello del mare di circa 1,2 mm all’anno, un valore di per sè non trascurabile, ma solo a lungo termine, fra 1 o 2 secoli, per ora la situazione è ben lungi dall’essere preoccupante nella zona.

Dati "gonfiati" su presunti rialzi del livello degli oceani lungo la linea di costa degli Stati Uniti sono stati puntualmente smascherati, come nel caso di Galveston nel Texas, dove gli attivisti del Global Warming annunciarono al mondo un clamoroso rialzo della linea di costa di ben 20cm in 70 anni, dimenticando di segnalare che la zona di Galveston era soggetta ad un grosso cedimento dei terreni. 

Autore : Alessio Grosso