Il menù della prossima settimana prevede: vento gelido da est o, come si dice tecnicamente, una retrogressione fredda da est. E' la cosa più difficile da prevedere per i modelli matematici, che fino all'ultimo si divertono a mischiare le carte e mettere in grande difficoltà i previsori. Perchè è una circolazione innaturale, antizonale, cioè contraria al normale andamento del tempo europeo, che va da ovest ad est e risulta così molto più prevedibile.
Dopo tanti anni passati ad osservare carte meteo (forse troppi ormai), con queste situazioni si è sempre fatta una grande fatica ad inquadrare dove avrebbero colpito gelo e neve.
In questa occasione la mia personale opinione, con i dati attuali, è che il freddo possa raggiungere un po' tutte le regioni tra martedì 7 e mercoledì 8, ma che poi andrà rapidamente localizzandosi su medio Adriatico e meridione tra giovedì 9 e venerdì 10, perchè la spinta delle correnti da ovest alle alte latitudini sarà ancora tale da schiacciare verso il basso l'anticiclone soffocando l'irruzione e facendola scendere poi attenuata sull'Egeo e poi ancora più a sud est, come si vede in questa mappa prevista proprio per giovedì 9 febbraio:
Dunque per il FREDDO: tutta la Penisola risentirebbe di una notevole flessione delle temperature, con valori mediamente tra -8 e -10°C e punte sino a -12°C a 1500m, ma in termini di risvolti nevosi sarebbero ABRUZZO, MOLISE, CAMPANIA interna, (Reatino, Frusinate nel Lazio) BASILICATA, CALABRIA e parte della SICILIA a sperimentare anche rovesci di NEVE che potrebbero raggiungere anche il litorale e accumulare diversi centimetri in Appennino.
E le altre REGIONI? Davvero non ci sono possibilità? Ci sono eccome, le contempla però soprattutto il modello americano, che ribalta in toto la situazione ma che rimane un po' troppo isolato nelle sue tesi di gran freddo per quasi tutti e di NEVE su molte regioni del nord e del centro ad intervalli. Al momento questa evoluzione risulta meno attendibile, anche se rimane quella più eclatante, come si vede sotto...
Ma se vogliamo evocare scenari ancora più estremi, con carte che sembrano venire dal passato, ecco un'emissione alternativa del modello europeo sempre prevista intorno a mercoledì 8/giovedì 9 febbraio, che pone in essere uno schema barico con l'anticiclone russo-scandinavo trafitto da est lungo il suo bordo meridionale da una lingua gelida che colpirebbe in pieno l'Italia e addirittura interagirebbe con un redivivo Atlantico, costretto a deviare verso sud, portando in prospettiva abbondanti precipitazioni anche nevose:
Le temperature a 1500m previste in base a questa mappa sarebbero da grande inverno, soprattutto al nord, ma anche al centro, trattasi di un'ipotesi che ovviamente, se dovessimo esprimerci nel giudicare un esercizio ginnico, definiremmo "dal coefficiente di difficoltà di esecuzione molto alto"...
RIASSUMENDO:
L'ondata di freddo prevista tra lunedì 6 e venerdì 10 febbraio potrebbe coinvolgere tutta la Penisola. L'attendibilità del freddo è salita al 55-60%.
I risvolti nevosi al momento sembrano più probabili su medio Adriatico e meridione, anche a quote di pianura o di bassissima collina. Attendibilità media: 45%
Non sono da escludere però coinvolgimenti nevosi di altre regioni ma qui l'attendibilità scende al 30% e una simile evoluzione potrebbe più facilmente intervenire nei giorni successivi, nel caso l'irruzione si reiterasse.
Restano aperti come sempre scenari intermedi o totalmente diversi di quelli evidenziati, che in quest'ultimo caso prevedono ovviamente una performance placida dell'anticiclone, ma al momento tali ipotesi restano meno attendibili.
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