00:00 23 Novembre 2015

Grosso: “in dicembre tanto anticiclone ma anche qualche sorpresa…”

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso: che mese di dicembre ci attende?

REDAZIONE: dunque questa sferzata invernale sembra non voglia protrarsi oltre la fine del mese.
GROSSO: il freddo va sempre ad ondate; il freddo costante non è certo una caratteristica dell’inverno italico. Il problema è che questa poteva davvero essere la volta buona per assistere ad una continua "infilata" di depressioni in sede mediterranea, invece l’accelerazione della corrente a getto ma soprattutto un indice NAO decisamente su valori positivi impedirà tutto questo. Con NAO intendo l’oscillazione nord atlantica che descrive la fluttuazione ciclica della differenza di pressione al livello del mare tra l’area islandese e le Azzorre. La sua positività prevede la presenza di un "grasso" anticiclone alle nostre latitudini e una vivacità depressionaria palese ma accompagnata da mitezza a quelle elevate. 

REDAZIONE: per quanti giorni si può prevedere la NAO?
GROSSO: per una durata massima di 15 giorni, ma non va valutato solo questo indice, bensì anche l’indice AO, che è calcolato in base alla differenza di pressione tra l’artico e le medio-basse latitudini, generalmente comprese tra il 37º ed il 45º parallelo. In questo caso si evidenzia la differenza di pressione tra l’artico e le medie latitudini, dando così un’idea della forza del vortice polare.

REDAZIONE: e cosa se ne deduce?
GROSSO: La tendenza di questo indice è incerta e parrebbe orientata ad un certo calo entro i primi di dicembre; questo farebbe pensare in prospettiva anche ad un calo dell’indice NAO con rottura degli equilibri tra le varie latitudini e ad una certa variabilità atmosferica anche in casa nostra. Attenzione però:  ancora si deve valutare quali risvolti troposferici ci saranno al superamento della famosa soglia di +1.5 dell’indice NAM che controlla tutte le superfici isobariche che compongono il vortice polare stesso. In pratica l’indice NAM ha sfondato gli 1.5, segnalando una stratosfera molto fredda in sede polare e questo potrebbe condizionare la forza del vortice polare anche ai piani bassi, spingendolo al massimo per circa 60 giorni, cioè almeno sino all’ultima decade di gennaio.

REDAZIONE: quindi niente inverno sull’Italia sino al 20 gennaio???
GROSSO: un momento, non è detto che vi sia questo accoppiamento e anche ammesso che vi sia, come pare, non è detto che duri così a lungo o che non conceda pause. In pratica un po’ di variabilità e qualche occasione per precipitazioni a dicembre personalmente me li aspetto.

REDAZIONE: dunque che mese sarà dicembre?
GROSSO: un mese probabilmente sempre caratterizzato dalla presenza ad ovest di un campo di alta pressione molto potente e ciccione, in grado di negare dinamicità per diversi giorni, ma che a tratti, come accaduto nello scorso week-end, potrebbe essere infilato da saccature anche incisive che porterebbero dei peggioramenti nell’area mediterranea, più netti in Adriatico e sul meridione e in genere sulla regione balcanica, ma almeno in 1-2 episodi forse anche sui versanti tirrenici e su quelli occidentali. 

REDAZIONE: e nevicate in pianura potranno esserci?
GROSSO: proprio questa alternanza tra correnti settentrionali fredde e richiami umidi da sud potrebbe determinare quelle nevicate che molti aspettano anche sulle Alpi in funzione dell’attività sciistica, non prima però dell’8-10 dicembre. 

REDAZIONE: riassumendo, quanto anticiclone dovremmo attenderci e quanto maltempo?
GROSSO: su scala nazionale direi mediamente un 75% di anticiclone o con tempo nel complesso tranquillo e il resto con il maltempo.
 

Autore : Redazione di MeteoLive.it