00:00 8 Ottobre 2009

Che cos’è l’irraggiamento notturno?

E' quel fenomeno che porta alla perdita di calore da parte del terreno, un raffreddamento che a causa delle caratteristiche dell'atmosfera può portare alla formazione di uno strato d'aria relativamente freddo in prossimità del suolo.

Nelle nottate autunnali o invernali serene e calme, in pianura può spesso capitare di incontrare banchi di nebbia, talvolta anche molto fitti, ma generalmente alti non più di 5-10 metri (a volte si ergono per pochi centimetri dal terreno); affacciandoci da una finestra che si trovi ai piani più alti di un grande palazzo, e guardando verso il basso, possiamo quindi osservare questa distesa grigia ed uniforme, che avvolge la città e le campagne in prossimità del suolo, mentre alzando lo sguardo possiamo osservare un cielo limpido e stellato.

A cosa è dovuta questa situazione? E’ uno dei tanti esempi di evoluzione del tempo determinati dall’irraggiamento notturno, un fenomeno presente durante tutto l’anno, ma più evidente durante la stagione fredda.

Anche se in qualche caso non ce ne accorgiamo infatti il terreno tende sempre a cedere calore verso l’alto (ossia irradia, perde calore immettendo radiazione elettromagnetica in direzione dell’atmosfera), anche durante le ore diurne; quando è presente il sole però il riscaldamento della superficie terrestre annulla gli effetti di questa perdita di energia termica dal suolo.

Durante le ore notturne invece non essendoci il sole, il suolo e l’atmosfera possono tranquillamente raffreddarsi gradualmente; c’è però da precisare che la perdita di calore da parte del terreno e dell’atmosfera nei bassi strati è molto più rapida rispetto a quella subita dall’atmosfera alle alte quote, pertanto in generale lo strato d’aria in prossimità del suolo ed il suolo stesso si raffredderanno più velocemente degli strati d’aria superiori.

Allora in mancanza di vento ed in caso di nottate molto lunghe (ecco perché precisiamo che l’irraggiamento è più evidente in inverno) la temperatura del suolo e dell’atmosfera subito al di sopra di esso diverrà molto bassa, pertanto in prossimità del terreno si formerà uno strato d’aria relativamente freddo e stabile nella sua posizione; all’interno di questo sottile velo atmosferico il vapore acqueo presente tenderà a condensarsi (sempre che la serata sia umida), generando foschia oppure i banchi di nebbia che descrivevamo inizialmente.

Essendo a conoscenza di questo fenomeno, potete adesso provare
l’efficacia del meccanismo atmosferico esposto; se nel corso della serata nella vostra città arriva uno di questi banchi di nebbia bassi, che lasciano “scoperti” i piani più alti dei palazzi, potete provare a misurare la temperatura nel bel mezzo del banco nebbioso, e subito dopo portarvi al piano più alto del palazzo per ripetere la misura; ebbene in questo ultimo caso dovreste registrare fino a 3-5°C in più!
Autore : Lorenzo Catania