00:00 20 Agosto 2008

Attenti alle FRANE!

Dinamica generale delle frane. Un utile lavoro di sintesi per chi non ha avuto tempo di studiarle a scuola.

Le frane possono essere definite come esempi evidenti di un processo geologico attraverso cui rocce, suolo e regolite, si muovono lungo i pendii per effetto della gravità.

E’ infatti la forza di gravità il principale fattore che determina il movimento delle frane ma non è il solo.

L’acqua infatti é un altro fattore importantissimo: quando i pori di un sedimento si riempiono d’acqua, la coesione tra le particelle che lo formano diminuisce notevolmente e questo permette loro di scivolare l’una sull’altra con relativa facilità.

Per fare un esempio: quando la sabbia é leggermente umida i granuli stanno insieme abbastanza bene; se però si aggiunge altra acqua in modo da riempire gli interstizi esistenti tra i granuli, la sabbia cola via in tutte le direzioni.

La saturazione riduce infatti gli attriti interni dei materiali incoerenti, che possono così essere messi in movimento facilmente dalla forza di gravità.

L’eccessivo aumento di ripidità del pendio é un’altra causa di molti movimenti franosi. Quando particelle non legate fra loro vengono accumulate da un qualsiasi processo, si dispongono in modo che il pendio dell’accumulo a cui danno origine, non superi una certa inclinazione detta “angolo di riposo” che é l’angolo di riposo per cui il materiale accumulato rimane stabile. Tale angolo varia dai 25° ai 40° a seconda delle dimensioni e della forma delle particelle; le particelle più grandi e più spigolose formano i pendii più ripidi. Se l’angolo del pendio aumenta, i detriti rocciosi ripristinano “l’angolo di riposo” scivolando in parte a valle.

Classificazione dei processi di frana
La tipologia dei movimenti franosi viene suddivisa e descritta in base al tipo di materiale interessato e al tipo e velocità del movimento. La classificazione basata sul materiale interessato nel movimento considera se la massa franosa ha avuto origine da materiale già non consolidato o da roccia in posto.

Il tipo di moto viene descritto come crollo, frana o colata.

Si parla di crollo quando il movimento comporta la caduta libera di frammenti staccati di qualsiasi dimensione; é un movimento frequente su pendii così ripidi da non consentire a materiale sciolto di rimanere stabile.
Molti crolli si verificano quando i cicli di gelo-disgelo e l’azione delle radici delle piante sfaldano la roccia fino al punto in cui la forza di gravità ha il sopravvento sulla coesione dell’ammasso roccioso.

Il termine frana viene usato quando il materiale in movimento rimane abbastanza coerente e si sposta lungo una superificie ben definita.

Il terzo tipo di movimento, frequente nei processi franosi, é una specie di colata, che si verifica quando il materiale scivola lungo un pendio come un fluido viscoso
Autore : Dott. Geol. Sofia Fabbri