00:00 14 Febbraio 2013

Vedremo altra neve in pianura prima della fine dell’inverno?

Nei prossimi giorni con tutta probabilità una vistosa retrogressione dal continente russo punterà dritta l'Europa centrale ed occidentale, portando un nuovo vistoso raffreddamento della temperatura. Che ruolo svolgerà l'Italia? Saranno ancora possibili prima di fine stagione alcune nevicate sino al piano?

Quando si parla di tendenze a lungo termine ci si addentra sempre in un territorio spinoso e ricco di colpi di scena. Ci stiamo ormai lasciando alle spalle gli effetti della vistosa depressione che durante la prima metà di questa settimana ha portato tanto maltempo e tanta neve a spasso per l’Italia centrale e settentrionale. L’allontanamento della depressione verso il settore Egeo lascia in eredità delle temperature a livello italiano ed europeo, tutt’altro che tiepide. La sostanziale mancanza di una figura anticiclonica dominata da geopotenziali alti, impedirà ancora per diversi giorni un sensibile riscaldamento del continente europeo.

Alla luce di tutto questo, l’inverno in Europa avrà ancora da dire la sua in queste ultime battute stagionali del febbraio 2013. Pare infatti che una vistosa retrogressione di aria fredda artico-continentale possa ben presto far visita al settore centrale europeo, convogliata sino ai nostri lidi dalla presenza di un vistoso anticiclone sull’Europa settentrionale all’altezza tra Regno Unito e penisola Scandinava.

L’anticiclone secondo il modello inglese ECMWF si presenterà in posizione molto settentrionale, posizionato con i due assi lungo i paralleli. Così facendo, la rotazione dell’asse anticiclonico dai meridiani ai paralleli, favorisce il moto retrogrado della massa d’aria gelida di origine artico-russa sin versoi l’Europa centrale ed occidentale.

Quale ruolo reciterà l’Italia?

Al momento il modello inglese ECMWF pone l’accento su un movimento retroattivo assai esasperato del freddo da est verso ovest. Un movimento così esasperato da provocare un interessamento diretto della Mitteleurope e poi ancora più ad occidente, la Francia ed il Regno Unito.

Il nostro Paese rischierebbe così di restare in una situazione "borderline" in cui piccole infiltrazioni di aria fredda continentale si limiterebbero ad interessare le sole regioni settentrionali. Resta tuttavia da sottolineare l’elevata distanza previsionale che ci separa dall’evento, stiamo infatti parlando di una tendenza prevista manifestarsi solo oltre mercoledì 20 febbraio.

Ritornerà la neve sino in pianura su alcuni settori italiani?

Nonostante il periodo stagionale avanzato e le giornate che progressivamente tendono ad allungarsi, lo stato del tempo sul nostro Paese resta sostanzialmente orientato verso standard decisamente invernali. In questo contesto, considerati gli elementi messi in gioco, è assai difficile poter immaginare una conclusione dell’inverno meteorologico senza qualche ulteriore contributo nevoso a quote pianeggianti prima dell’incalzare primaverile.

Quanto avverrà l’ultima decade di febbraio potrebbe nuovamente avvicinare alcuni settori dell’Italia settentrionale, al "goal" della neve a bassa quota ed in pianura.

Seguite gli aggiornamenti.

Autore : William Demasi