00:00 14 Marzo 2019

PREVISIONI METEO: crescono le chances di una nuova parentesi invernale la prossima settimana

Una parentesi di freddo invernale a cavallo con il solstizio di primavera: vediamo nel dettaglio cosa potrebbe succedere nel prossimo futuro.

Il mese di marzo segna la fragile linea di confine tra la conclusione dell’inverno e l’arrivo della primavera. Sebbene in questi ultimi anni, si siano manifestati anche in pieno inverno potenti anticicloni apportatori di aria mite, le prime due decadi di marzo, almeno sino a quando il numero delle ore di buio alle latitudini settentrionali supera quelle di luce, raffreddamenti tardivi della temperatura sull’Europa centrale e meridionale, sono eventi rari ma pur sempre possibili. Durante una annata come questa, caratterizzata da valori termici estremamente miti per un periodo prolungato di tempo, è che possa esservi un risveglio vegetativo anticipato. Un evento di gelo in un periodo ormai molto avanzato, può creare notevole danno alla vegetazione. 

Questa previsione riferita a martedì mattina, mostra la probabilità di avere temperature inferiori allo zero alla quota di circa 1500 metri. Ebbene la probabilità di avere valori negativi a tale quota, sarà molto elevata sulle regioni del nord, da media a scarsa al centro, decisamente poco probabile al sud:

Giunti a questo punto della stagione, speriamo davvero con tutto il cuore che questa eventualità ‘manchi’ all’appello. Alcuni modelli, in primis il centro di calcolo europeo ma subordinatamente anche quello americano, ipotizzano un raffreddamento tardivo delle temperature con caratteristiche invernali proprio a cavallo tra la seconda e la terza decade di marzo. 

Questo raffreddamento sarebbe provocato dallo sprofondamento di una massa d’aria artica sul Mediterraneo. Il rinforzo dell’anticiclone delle Azzorre a ridosso dell’Europa occidentale, favorirebbe il ‘travaso’ dell’aria fredda dalla Penisola Scandinava all’Europa centrale, sino a raggiungere le regioni settentrionali italiane tra martedì 19 e giovedì 21 marzo. Sulle regioni del nord le isoterme previste alla quota di circa 1500 metri, scenderebbero (forse per l’ultima volta) in segno negativo. Soprattutto durante la notte ed al primo mattino, le temperature potrebbero scendere sotto lo zero su diverse località vallive interne e sulla Valpadana. 

E la pioggia che fine ha fatto?

Dobbiamo purtroppo segnalare il proseguimento di un trend avaro di precipitazioni soprattutto per le regioni del nord. Il mese di marzo non è ancora in grado di dispensare quelle precipitazioni di cui avrebbero tanto bisogno le regioni settentrionali. Se la pioggia non cadrà neppure nelle prossime settimane, il settore dell’agricoltura potrebbe andare incontro a seri problemi. 

Nella serata di lunedì 18 marzo, le maggiori probabilità di pioggia saranno per le estreme regioni nord-orientali, mentre sull’angolo nord-ovest le precipitazioni potrebbero risultare ancora scarse:

Per queste regioni, qualche precipitazione viene vista dai modelli tra domenica 17 e lunedì 18 marzo ma una perturbazione davvero risolutiva del problema, appare ancora una chimera. 

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Autore : William Demasi