00:00 28 Ottobre 2016

MODELLO AMERICANO: novembre col FREDDO a due passi dall’Italia

Va scemando l'ipotesi di una complicazione depressionaria sull'oceano Atlantico in grado di riportare le correnti meridionali sul Mediterraneo. Cosa dovremo pertanto aspettarci?

L’anticiclone di questa parte conclusiva d’ottobre sarà destinato ad abbandonare la scena atmosferica europea con l’arrivo dei primi giorni di novembre; assisteremo infatti al consolidarsi di una vistosa azione di disturbo a carico del Vortice Polare che, nell’ambito della circolazione atmosferica europea, si paleserà attraverso la distensione di un’onda anticiclonica distesa lungo i meridiani dell’oceano Atlantico.

Tale manovra che avrà carattere di PERSISTENZA, influenzerà il tempo d’Europa per gran parte della prima metà di novembre, portandovi un raffreddamento graduale delle temperatura ed un tipo di tempo instabile, dalle caratteristiche che saranno sempre più vicine a quelle dell’inverno.

Ciò sarà vero soprattutto per la Penisola Scandinava, la Russia ed i paesi dell’est Europa, mentre in un primo momento appare probabile ancora una certa invasività dell’anticiclone nei confronti dei settori europei occidentali.

L’Italia come sovente accade, verrà a trovarsi in una posizione cosiddetta “borderline”, letteralmente “una via di mezzo”, sperimentando almeno a giovedì 3 novembre, condizioni moderatamente anticicloniche, inserite in un contesto di ventilazione settentrionale.

L’evoluzione successiva porterebbe il fronte vero e proprio dell’aria fredda sulla Penisola Balcanica ed in parte sullo stivale; un raffreddamento più deciso della temperatura potrebbe quindi intervenire da venerdì 4 novembre in avanti. Alcuni modelli pronosticano per tale periodo un rinforzo della ventilazione nord-orientale ed un raffreddamento delle temperature alla quota di 850hpa (circa 1500 metri). Per la prima volta in questa stagione, tali valori potrebbero portarsi inferiori agli 0°C, il nostro Paese potrebbe allora sperimentare le prime temperature “quasi” invernali della stagione 2016/2017.

Andrà veramente così?

Qualora l’efficacia dell’onda anticiclonica atlantica impedisse la formazione di importanti depressioni su questo specifico settore, la probabilità d’avere sull’Italia una circolazione di venti settentrionali oppure nord-orientali aumenterebbe considerevolmente.

Non ci resta che aspettare e monitorare.

Autore : William Demasi