00:00 21 Novembre 2016

MODELLO AMERICANO: l’inverno a casa nostra entro la fine di novembre?

Dopo le grandi piogge l'aria fredda sfiora l'Italia senza colpirla, ecco la linea di tendenza calcolata dal modello americano da qui alla fine del mese.

Come già ampiamente descritto negli aggiornamenti delle scorse giornate, gran parte della settimana corrente sarà influenzata dalla persistenza di una figura di BASSA pressione che porterà con sè diverse occasioni di PIOGGIA soprattutto per i versanti occidentali del nostro stivale. Non dovremo fare i conti soltanto con questo elemento; tale circolazione richiamerà a sè una ventilazione attiva di SCIROCCO che addolcirà le temperature, spingendo aria mite sin verso il cuore dell’Europa nord-orientale, laddove ritroveremo un vistoso anticiclone.

Entro la fine di novembre tale situazione diverrà comunque suscettibile di un cambiamento importante, nel quale ad una risalita fisiologica della pressione sul comparto oceanico, corrisponderebbe un raffreddamento sensibile delle temperature che dapprima si manifesterebbe sulla Penisola Scandinava per poi trasferirsi verso le aree orientali d’Europa.

Da questo punto in avanti iniziano i problemi, in quanto ambo le previsioni calcolate dal modello americano e dalla controparte europea, propendono per un evoluzione già vista e rivista nella quale la colata d’aria FREDDA lambirebbe le regioni adriatiche centrali e meridionali, coinvolgendo in primis l’area orientale europea e la Penisola Balcanica.

Esiste però l’incognita di una depressione, la nostra vecchia depressione ancora arenata in sede iberica. Alla resa dei conti proprio questa depressione potrebbe attirare questa massa d’aria così fredda in una posizione geografica più occidentale rispetto quanto pronosticato attualmente. 

Tirando le somme…!

Dopo una settimana all’insegna della pioggia, la parte conclusiva del mese (lunedì 28 – mercoledì 30) vedrà l’entrata in scena di una massa d’aria fredda che avrà maggiori chances di interessare i settori orientali d’Europa (probabilità 70%). Non possiamo altresì escludere completamente la possibilità che tale massa d’aria possa in parte espandersi verso la parte centrale del nostro continente, coinvolgendo pertanto in maniera più decisa anche il nostro Paese (probabilità 10-15%)

Nei prossimi aggiornamenti la risoluzione del rebus. 

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Autore : William Demasi