00:00 10 Giugno 2009

Le due facce dell’Africa sull’Italia: i cunei OCCIDENTALIZZATI ed ORIENTALIZZATI

I primi portano caldo intenso al centro-nord e possono durare per molto tempo. I secondi invece sono portatrici di caldo molto intenso al sud e sono spesso soppiantati da aria atlantica in tempi abbastanza brevi.

Sono ormai anni che l’estate italiana non risulta più governata dall’alta pressione delle Azzorre. Sempre più spesso il suo braccio orientale è messo in crisi da una depressione che tende a stazionare al largo delle coste portoghesi.

I risvolti stagionali sul nostro Continente e sull’Italia, di conseguenza, sono cambiati. L’alta delle Azzorre, da sola, garantiva il caldo, ma non la canicola, cosa che l’alta pressione africana invece non fa.

L’alta azzorriana ha matrice oceanica, più mite; l’alta africana invece arriva direttamente dal deserto e porta geopotenziali altissimi, oltrechè caldo atroce.

L’anticiclone africano è inoltre supportato da un cuneo anticiclonico in quota (il cuneo portante) che distorce il normale flusso ovest-est delle correnti fino ad oltre 10.000 metri di altezza.

Inutile dire che una situazione siffatta risulta quasi indemolibile da parte delle perturbazioni atlantiche.

Sul nostro Paese i cunei portanti possono essere più ad occidente o più ad oriente. Dipende dalla vivacità depressionaria in Atlantico e soprattutto dalla presenza o meno dell’alta pressione delle Azzorre.

La combinazione peggiore in fatto di caldo per l’Italia si ha quanto interviene il “connubio” tra alta africana ed alta azzorriana. Per avere ciò serve un cuneo africano portante occidentalizzato, non messo alle strette da una saccatura atlantica in avanzamento.

Questa combinazione di eventi si è verificata nella tremenda estate 2003 e nel luglio 2006. Quando il cuneo africano si fonde con l’alta delle Azzorre, il caldo sull’Italia può durare mesi. Le regioni che ne fanno più le spese sono quelle settentrionali e centrali, specie del versante tirrenico.

Se invece il supporto azzorriano manca, i cunei occidentalizzati tendono a durare solo qualche giorno, per poi venire spinti a levante dalla corrente a getto proveniente da ovest. In questa circostanza si hanno i massimi di caldo che dal centro-nord tendono a trasferirsi al sud, per poi morire lentamente verso la Grecia.

Oltre ai cunei occidentalizzati, che sono quelli più potenti e durevoli, vi sono quelli orientalizzati. Questi scaturiscono solo come risposta a saccature in affondo sull’Europa occidentale e portano i massimi effetti di caldo al centro-sud. Il nord, in genere, esce molto presto dalla canicola, con i temporali che dalle zone alpine si estendono alle pianure.

i cunei orientalizzati, pur portando caldo atroce al centro-sud, non sono quasi mai durevoli (una settimana-dieci giorni al massimo). Solitamente, una saccatura da ovest riesce sempre a penetrare in tempi ragionevoli sull’Italia, mettendo fine alla calura ad iniziare dal nord.
Autore : Paolo Bonino