00:00 21 Ottobre 2003

Il complesso peggioramento fra mercoledì e giovedì

Dopo una breve analisi della situazione atmosferica attuale, entreremo nel dettaglio della previsione per queste due giornate, quando saranno possibili piogge a tratti abbondanti, accompagnate da forti raffiche di vento ed anche da un lento calo della temperatura.

Prima di passare a descrivere il tempo che farà fra 24-48 ore, analizziamo brevemente la situazione dal punto di vista delle configurazioni bariche presenti sul continente europeo.

Negli ultimi giorni la circolazione atmosferica sull’Europa ha mantenuto sempre le stesse caratteristiche; difatti aria fredda o addirittura gelida ha continuato a portarsi dalla Scandinavia verso ovest, in direzione del Regno Unito, mentre aria relativamente fresca ed umida dall’Atlantico è affluita verso il Golfo di Biscaglia; al contrario correnti più miti ed umide dalla Spagna e dal Marocco continuano ancora adesso a correre verso il Mediterraneo centrale e l’Italia.

E’ normale quindi che si siano create delle nette linee di separazione fra le masse d’aria di diversa natura (dei fronti atmosferici veri e propri), che ancora ondulano sempre sulle stesse zone; la nostra Penisola in effetti in queste ore è interessata da un lungo e moderato sistema frontale, che ha il compito di separare l’aria atlantica che tenta di penetrare sul Mediterraneo e le regioni settentrionali, e l’aria di origine subtropicale che invece investe il centro-sud.

Non a caso stamani abbiamo assistito alla formazione di isolate cellule temporalesche sulla Toscana, regione che si trova ancora adesso sulla linea di confine fra le due masse d’aria.

Ma concentriamoci sul futuro, e cerchiamo di capire cosa potrà succedere fra domani e giovedì: innanzitutto possiamo affermare che la situazione di blocco non si protrarrà ancora per molto; difatti come già accennato in un altro articolo, l’aria fredda artica arrivando sull’Atlantico porterà alla formazione di una depressione fra il Canale della Manica, il Golfo di Biscaglia e la Bretagna, che “mescolerà” in parte le carte in tavola.

Con la nascita di questo ciclone infatti l’aria gelida in arrivo dall’Artico non potrà più muoversi verso ovest, ma sarà costretta a deviare, ed a piegare verso la Francia ed il Mediterraneo centrale, provocando un peggioramento del tempo sulle nostre regioni, peggioramento che adesso andremo a descrivere nel dettaglio:

MERCOLEDI’: Una “ondulazione” piuttosto marcata della lunga perturbazione mediterranea produrrà vistosi effetti sul tempo; difatti già al mattino saranno presenti alcuni acquazzoni su Ternano, Ascolano, Lazio centro-meridionale, Campania settentrionale, Sassarese e Nuorese, con forti piogge sulle coste tirreniche.

Entro la fine della mattinata o il primo pomeriggio precipitazioni a tratti piuttosto abbondanti investiranno buona parte del centro (ad eccezione della costa orientale della Sardegna e del litorale abruzzese, dove non pioverà o si vedranno solo pochi brevi episodi piovosi) e l’Emilia-Romagna (specie la fascia pedemontana); qualche pioggia di debole o moderata intensità comincerà a manifestarsi anche sul resto del nord, in particolare su alto Piemonte, Spezzino e Friuli.

Nel corso del pomeriggio e della serata le piogge più copiose si porteranno su Romagna, Marche e Golfo di Napoli, mentre alcuni temporali insisteranno sul centro, specialmente su Lazio ed Umbria; intanto le precipitazioni tenderanno a cessare sul basso Piemonte.
Qualche fiocco di neve sulle Alpi nel corso della giornata oltre i 1500-1700 metri di quota; possibili nevicate anche sull’Appennino Tosco-Emiliano, oltre i 1800 metri.

Temperatura lieve calo al nord e su Sardegna settentrionale, in deciso calo su Toscana ed Umbria.

Vento in graduale rinforzo, specialmente su Sardegna, Appennino centro-meridionale, Golfo di Taranto e Sicilia.

GIOVEDI’: Prima dell’alba avremo ancora precipitazioni piuttosto abbondanti sul Triveneto, la Campania, la Calabria e la Sicilia settentrionale, con qualche sconfinamento sulla Lombardia, mentre altrove tenderà ad aprirsi qualche squarcio di sereno.

Già al primo mattino però l’aria fredda artica comincerà a penetrare
sul Mediterraneo attraverso la Valle del Rodano; pertanto dopo una temporanea pausa delle precipitazioni nel corso della nottata, nuove piogge investiranno Liguria, Toscana, Lazio e Sardegna, con rischio di forti temporali fra Genovesato e Livornese.

Nel corso della mattinata i fenomeni investiranno nuovamente tutto il centro-nord; stavolta le precipitazioni potrebbero essere copiose
anche in Pianura Padana, mentre la Valle d’Aosta ed il Canavese probabilmente vedranno solamente qualche goccia di pioggia.

Per quanto riguarda il sud c’è da dire che alcuni scrosci o temporali insisteranno su Campania e Calabria tirrenica, specialmente sulla costa; ma brevi episodi piovosi non si potranno escludere anche sulla Puglia ed il Molise.

Fra il pomeriggio e la serata le precipitazioni insisteranno su Lombardia, Triveneto, Spezzino, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna occidentale e regioni tirreniche meridionali, mentre altrove il cielo sarà al più nuvoloso.

Neve sulle Alpi a quote sempre più basse, fino a 600 metri in tarda serata; sull’Appennino invece i fiocchi di neve si vedranno solamente oltre i 1600-1700 metri, fino a 1200 metri solamente nella notte su venerdì.

Temperatura in ulteriore calo al nord e nelle zone interne del centro; in lieve discesa anche su Campania e Calabria.

Vento forte o molto forte su Pisano, Livornese, Sassarese, Bocche di Bonifacio, coste tirreniche centro-meridionali, Gargano ed Appennino, a partire dal settore toscano verso sud.
Autore : Lorenzo Catania