00:00 13 Settembre 2001

Da domenica 16 a venerdì 21 correnti fresche da nord-ovest sull’Italia?

Settembre ormai sembra aver sposato questa configurazione barica alquanto irregolare.

Settembre fresco, ottobre freddo, novembre gelido, dicembre glaciale? Nient’affatto: il tempo non segue le regole imposte dall’uomo. Funziona ad episodi, è pigro e con fatica modifica il suo assetto.
Pertanto questa anomalia settembrina non è affatto un’anomalia ma la lampante testimonianza che il tempo non può offrirci la regolarità stagionale che tutti vorrebbero o che la norma stabilita dai comuni mortali impone.

Quello che è molto probabile è che settembre proseguirà nel modo in cui è cominciato: l’alta delle Azzorre paralizzata e distesa perennemente lungo i meridiani, le perturbazioni costrette a percorrere l’irruento fiume delle correnti a getto che seguono una traettoria NW-SE. Il gioco è fatto: Favonio ad oltranza sul nord-ovest, rapidi passaggi temporaleschi altrove con apporti pluviometrici decenti solo sul medio-Adriatico.

E’ ancora lontano, è meglio ribadirlo, il momento in cui annunceremo l’arrivo delle grandi piogge autunnali.

Si va avanti così con un fresco anticipato che non serve quasi a nulla, se non ai ghiacciai per respirare un po’, ma ottobre potrebbe ad esempio riportare valori termici più elevati, sperando ovviamente che ciò possa significare anche pioggia.
Autore : Alessio Grosso