00:00 10 Agosto 2011

Chi vedrà le stelle cadenti questa sera?

Altrimenti note come "Lacrime di San Lorenzo", saranno visibili nelle prossime notti, a partire da stasera; ma se il tempo ci regalerà cieli sereni ed aria limpida su buona parte del paese, sarà la luna a rovinare la festa ai romantici e ai curiosi del cielo stellato.

 

Ecco il punto del cielo dove fissare lo sguardo, con pazienza e tenacia, una volta individuata la Stella Polare e la “W” di Cassiopea.
Il 10 agosto è la notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti, note anche come “Lacrime di San Lorenzo”. In realtà non si tratta di stelle, né tantomeno di immani corpi celesti che intendono precipitare sul nostro pianeta; piuttosto costituiscono uno sciame di polveri e particelle minuscole, la maggior parte di diametro inferiore al millimetro, che la terra attraversa ogni anno, più o meno in questi giorni, durante il suo moto di rivoluzione intorno al sole.
Questo sciame è in effetti quasi immobile, e l’effetto della caduta è dovuto prevalentemente al passaggio della terra al suo interno. Le polveri, chiamate meteore allorché impattano l’atmosfera terrestre e vi precipitano, sono il residuo del passaggio di comete consumate, pressoché limate, dalla radiazione solare che si attardano per secoli, millenni, come le scie di giganteschi aerei.
Quando impattano l’atmosfera terrestre, a poche decine di km sulle nostre teste, lo fanno a velocità straordinarie, dell’ordine di 50-100 km al secondo. In tali condizioni l’attrito è talmente elevato che i corpuscoli si incendiano lasciando la famosa scia.
Le dimensioni apparenti sono molto vicine a quelle delle stelle visibili e pertanto si è solite chiamarle stelle cadenti. Il fatto che sembrano provenire tutte dallo stesso punto del cielo, chiamato radiante, è solo un effetto ottico, un po’ come i fiocchi di neve sul parabrezza nelle ore notturne, che sembrano provenire sempre dal davanti e da un punto poco lontano.
Dove guardare!? Il punto del cielo da cui sembrano provenire è molto vicino alla Stella Polare, e precisamente tra le costellazioni di Cassiopea e Perseo, da cui il nome di “Perseidi” per le stelle cadenti di San Lorenzo. In autunno infatti, sebbene è più difficile osservarle, ci sono altri due noti sciami, le Orionidi e le Leonidi. Meno noto quello primaverile delle Liridi.
Ma veniamo a questa notte, o meglio alle due o tre prossime notti, già perché il fenomeno si concentra intorno a questa data, ma dura per quasi due settimane. Il tempo ci è venuto incontro perché ci regalerà cieli per lo più sereni ed un’atmosfera limpida e tersa, grazie all’azione del vento che ha spazzato via le nubi e buona parte dell’umidità.
Le aree del paese meno favorite saranno purtroppo molte aree della Sicilia e della Calabria tirrenica ed alcune zone montuose del nord. Le notti successive andrà peggio al nord e in parte anche in Liguria; cieli stellati altrove.
Purtroppo quest’anno a rovinare la festa a romantici e curiosi sarà invece il nostro amato satellite. La luna infatti è prossima alla sua fase di massimi splendore, ovvero la luna piena. Già questa notte sarà all’80% del suo splendore, mentre la notte del 13 raggiungerà il massimo.
In realtà con le spalle alla luna e guardando verso nord il cielo ci apparirà comunque oscuro, e con la complicità dell’aria tersa e limpida, qualcosa si farà vedere. E allora armiamoci di pazienza e puntiamo tutti lo sguardo al cielo nelle prossime notti… e non dimenticate di esprimere i vostri desideri!

Autore : Giuseppe Tito