00:00 8 Settembre 2011

Ghiacciai e permafrost, Alpi sotto osservazione

I risultati di importanti ricerche sullo stato del permafrost alpino sono stati presentati nell'ambito di un meeting sul clima in corso a Trento.

 Con le estati degli ultimi anni, caratterizzate dalla frequente e ingombrante presenza degli anticicloni subtropicali colmi di aria rovente proveniente dal nord Africa, il problema dei ghiacciai è sempre più attuale. Il discorso però abbraccia però un respiro ancor più ampio.

Si, perchè sotto il ghiaccio il terreno assume particolari caratteristiche: il terreno sgombro da neve o ghiaccio ma permanente gelato si chiama permafrost. Ebbene, se lo scioglimento delle lingue glaciali è il primo passo, quello del permafrost è l’ultimo di tutta quella serie di conseguenze recate dal rialzo delle temperature.

L’importanza del permafrost in ambito alpino è strutturale. I picchi rocciosi più elevati delle Alpi sono costituti da permafrost, il quale ha la capacità di tenere amalgamate, incollate tra loro le bancate rocciose. E quando il permafrost si scioglie? Le pareti rocciose si sbriciolano e iniziano i crolli.

Nell’estate del 2003, anno della più lunga ondata calda del secolo, diversi e rovinosi crolli hanno interessato molte pareti alpine, mettendo tra l’altro in grave pericolo la vita dei moltissimi alpinisti che d’estate affollano le alte quote. Sul famisissimo Cervino, ad esempio, il crollo del passaggio chiamato "Cheminee", lungo la via normale italiana di salita alla montagna, ha isolato diversi alpinisti in procinto di salire la vetta della Gran Becca.

Fortunatamente il distacco è avvenuto durante la notte, quando la parete era deserta e tutti al sicuro nei rispettivi rifugi. Come vedete la situazione è seria.

Ebbene nonostante questi eventi preoccupanti, un segnale distensivo è giunto dal meeting sul clima in corso a Trento "Climatica…mente cambiando". Pur sottolineando che il permafrost sulle nostre Alpi (circa il 5% del territorio nazionale) è in serio pericolo, i dati raccolti dal 2001 ci fanno sapere che ultimamente il processo è stabile e non ha subito ulteriori accelerazioni.

Autore : Luca Angelini