00:00 27 Giugno 2013

Roma: quando il temporale scende improvviso dall’Appennino

Improvvisi quanto intensi temporali si possono sviluppare nei caldi pomeriggi estivi con lo zampino dell'Appennino, quando in quota affluisce aria fresca dai quadranti settentrionali.

 Dopo averci ronzato attorno per diversi giorni, ecco che il classico temporale estivo è arrivato anche a Roma. Un nubifragio vero e proprio ha investito mercoledì pomeriggio soprattutto i quartieri orientali fino a Tivoli, dove si sono avuti allagamenti e un crollo delle temperature di quasi 10°C nel giro di un’ora.

Ma cosa scatena temporali di questo tipo nel bel mezzo di una giornata che inizia nella più assoluta quiete? 

Quando in quota transita aria fresca dai quadranti settentrionali, in scorrimento lungo il bordo orientale dell’alta pressione delle Azzorre, l’Appennino può fungere da trampolino di lancio per la formazione e lo sviluppo di imponenti nubi temporalesche.

Queste ultime viaggiano veloci in direzione dei Colli Romani, dove traggono ulteriore energia dall’intenso riscaldamento solare diurno. Ecco che su Roma, dopo una mattinata radiosa e calda, il cielo si può riempire di nubi sugli orizzonti settentrionali. Non ci vorrà molto affinchè il temporale con i suoi rovesci, talora anche abbondanti, investa la Città Eterna portando sollievo e refrigerio ma anche allagamenti e tutti quei problemi legati al traffico impazzito.

Nella sequenza proposta una suggestiva veduta di dei tetti di Roma bersagliati dai fulmini in una di queste situazioni.

Autore : Luca Angelini