Meteo 7 giorni: NATALE e SANTO STEFANO con l’ombrello su tante regioni!
L’interazione tra le correnti atlantiche ed il gelo dell’est avrà ripercussioni inevitabili anche in Italia nel corso dei prossimi giorni e soprattutto tra la Vigilia di Natale e Santo Stefano. L’interazione tra le due differenti masse d’aria l’abbiamo spiegata in modo più approfondito in questo articolo.
Attualmente l’Italia si trova sotto l’influenza di correnti più fredde nord-orientali, ma in un contesto tutto sommato stabile eccetto qualche rarissimo piovasco.
Le carte in tavola cambieranno da giovedì e poi soprattutto dalla Vigilia di Natale, grazie al ritorno delle correnti umide e instabili atlantiche, come già vi abbiamo preannunciato in questo articolo.
Le perturbazioni da ovest, tuttavia, porteranno anche un sensibile aumento delle temperature a causa dell’arrivo dei miti venti sud-occidentali che traghetteranno masse d’aria relativamente calde dal medio Atlantico e dall’Africa nord-occidentale. Le temperature saliranno nettamente soprattutto al centro e al sud, dove si preannunciano massime tra i 16 e 18°C e addirittura picchi isolati di 20°C (davvero elevati per il periodo). Nella mappa seguente potete osservare le temperature massime previste a Natale:
L’aumento termico si farà sentire anche al nordest, specie su Veneto, Friuli ed Emilia Romagna dove il vento meridionale più mite farà letteralmente impennare le temperature tra Natale e Santo Stefano. Il nordovest sarà l’unica area italiana a non subire in modo marcato l’aumento termico grazie alla particolare conformazione orografica che la contraddistingue.
Di seguito la possibilità di piogge nel giorno di Natale: fenomeni più presenti sul lato tirrenico (in arancione probabilità vicine al 90%, in giallo attorno al 50-60%, in verde attorno al 20-30%):
Con l’arrivo di aria più mite avremo anche maggior umidità che andrà a tramutarsi in nubi, piogge e rovesci. Saranno senza dubbio le regioni tirreniche quelle più esposte alle precipitazioni tra la Vigilia di Natale e Santo Stefano, ma il rischio di pioggia è in marcato aumento anche al nord. Qualche nevicata natalizia potrà manifestarsi sull’arco alpino e a bassa quota, molto localmente, su Valle d’Aosta e Piemonte.
Ma andiamo con ordine e vediamo cosa ci aspetta nei prossimi 7 giorni:
Martedì 21 dicembre: inizia l’inverno astronomico con clima freddo da nord a sud. Rischio gelate in pianura Padana e zone interne del centro e del sud. Fenomeni rari sul lato tirrenico. Temperature in calo.
Mercoledì 22 dicembre: tante nubi da nord a sud ma fenomeni molto rari, concentrati principalmente su Toscana, Lazio, Campania e Calabria tirrenica. Temperature stazionarie.
Giovedì 23 dicembre: graduale cedimento dell’alta pressione per l’arrivo di instabilità da ovest. Nubi in aumento ovunque e piogge sparse sul lato tirrenico. Temperature in aumento.
Venerdì 24 dicembre: correnti atlantiche in intensificazione, possibili piogge sparse al centro e sul lato tirrenico. Dal pomeriggio prime piogge anche sul nordest. Temperature in aumento netto.
Sabato 25 dicembre: Natale col maltempo sulle regioni tirreniche centro-settentrionali e al nordest. Nevicate abbondanti sulle Alpi orientali. Più ai margini il nordovest con qualche fioccata in collina. Più stabile e clima gradevole al sud. Temperature in aumento.
Di seguito le poche precipitazioni previste fino al giorno di Santo Stefano. Fenomeni più concentrati sul lato tirrenico e al nordest:
Domenica 26 dicembre: maltempo presente al nord (specie nordest) e centro Italia. Nubi al sud ma fenomeni molto sparsi. Temperature stazionarie o in lieve aumento.
Lunedì 27 dicembre: graduale miglioramento del tempo e temperature in lieve calo.
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Autore : Raffaele Laricchia