00:00 20 Dicembre 2021

L’inverno si risveglia dopo NATALE, irruzioni FREDDE entro fine anno?

Nella dura lotta tra le correnti atlantiche e quelle fredde orientali alla fine ha prevalso il tempo più umido e meno freddo proveniente da ovest. Ci riferiamo, ovviamente, al tempo che farà nel corso della settimana in vista della giornata di Natale.

Le possibilità di un bianco Natale erano medio-basse sino alla scorsa settimana, ma come sempre vi abbiamo riferito, le tendenze a lunga scadenza sono sempre suscettibili di cambiamenti e pertanto occorre prenderle con dovuta cautela. Alla fine freddo e neve trascorreranno le vacanze sull’Europa centro-settentrionale, mentre gran parte d’Italia vivrà un improvviso e notevole aumento delle temperature a causa di correnti più miti sud-occidentali.

L’arrivo di una perturbazione atlantica tra 23 e 25 dicembre riporterà nubi e piogge su tante regioni, ma la neve sarà presente solo in pochissime località ed in gran parte concentrate sulle Alpi (leggi qui l’approfondimento). Quasi tutta Italia vedrà temperature superiori alle medie del periodo di tanti gradi, tanto che al sud e sul lato adriatico potremo sfiorare i 16-17°C. Ecco le temperature previste nel giorno di Natale:

Ma quanto durerà questa improvvisa e anomala mitezza? 
Innanzitutto occorre capire cosa sta succedendo in Europa e cosa porterà l’Italia a vivere questa fase più mite (seppur instabile): l’aria gelida presente da giorni sull’Europa nord-orientale tenderà a muoversi verso ovest andando a causare un lento declino dell’alta pressione delle Azzorre. Nel frattempo le perturbazioni provenienti dall’Atlantico occidentale e dal nord America tenderanno anch’esse a deteriorare l’anticiclone che, come in una tenaglia, verrà quasi completamente annullato. 

Insomma verrà a crearsi un collegamento (molto blando) tra le correnti atlantiche ed il gelo da est: in questa situazione l’Italia vive inevitabilmente un aumento delle temperature a causa del richiamo di correnti miti da sud-ovest, mentre le perturbazioni atlantiche hanno la meglio e riescono a portare nubi e piogge. 

C’è però una novità, che già avevamo ipotizzato nei giorni scorsi: l’aria gelida del nord-est Europa non si riverserà completamente nell’oceano…anzi! Gran parte dell’aria gelida tenderà ad insediarsi nei bassi strati tra Scandinavia, Polonia, Bielorussia e Russia e sarà pertanto difficile da spazzar via essendo ben più pesante delle masse d’aria circostanti. 
I modelli matematici hanno letto con maggior chiarezza questo fattore fondamentale ed ecco che tornano a salire le possibilità di incursioni fredde anche verso l’Italia nel periodo tra Natale e Capodanno.

Il debole collegamento tra le correnti atlantiche e il gelo dell’est potrebbe già essere interrotto tra 26 e 27 dicembre: in questo caso l’anticiclone delle Azzorre potrebbe nuovamente tentare di espandersi verso Islanda e Gran Bretagna, favorendo la discesa di aria fredda/gelida dall’est Europa verso il Mediterraneo. Il periodo più favorevole per il ritorno del freddo e dell’inverno potrebbe essere quello tra 28 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022.

La possibilità è evidenziata anche dalla media degli scenari del modello GFS (mappe precedente), la quale mostra un nuovo rinforzo dell’alta pressione a ridosso dell’Europa ed un calo termico degno di nota in Italia.

Di seguito lo scenario mediamente più freddo che potrebbe realizzarsi dopo il 28 dicembre, al netto delle ipotesi più estreme e meno probabili:

Questa è al momento l’ipotesi più accreditata (con probabilità ancora basse naturalmente), ma siamo ben lontani dal parlare di nevicate od altro! Seguiteci nei prossimi aggiornamenti, per capire se questa evoluzione sarà confermata.

Autore : Raffaele Laricchia