00:00 6 Novembre 2015

Ultimissime della sera: la svolta del modello europeo

La prima metà di novembre trascorrerà sotto condizioni atmosferiche abbastanza stabili, caratterizzate da un profilo termico votato alle temperature miti. La novità dalla seconda metà di novembre in avanti, con una ripresa degli scambi meridiani ed un possibile raffreddamento del continente europeo

Situazione attuale: il rinforzo di un’importante area di alta pressione, ripulisce i cieli italiani dalla nuvolosità a tratti intensa che ci ha interessati negli scorsi giorni. Le temperature registrano un aumento abbastanza sensibile su molte delle nostre regioni, portandosi bene al di sopra delle medie stagionali, specie alle quote superiori. La ventilazione risulta moderata variabile, in ulteriore indebolimento nella giornata di domani.

L’anticiclone ritorna protagonista dell’Italia.

Come ampiamente preannunciato negli aggiornamenti degli scorsi giorni, il rinforzo dei venti zonali cui si associa il fisiologico raffreddamento del Vortice Polare, porta una nuova distensione dell’alta pressione delle Azzorre sull’Europa meridionale soprattutto sul bacino del Mediterraneo. L’Italia ne risulta direttamene interessata, sperimentando condizioni atmosferiche votate al tempo buono. In questa sede, previsti valori termici particolarmente miti alle quote superiori, soprattutto nel periodo compreso tra il weekend e la prima metà della prossima settimana.

Un profilo termico nuovamente SOPRA la media del periodo.

La massa d’aria che affluisce già in queste ore sul nostro Paese, ha origini subtropicali oceaniche ed è quindi caratterizzata da un profilo termico molto mite per il periodo. L’Italia, nonchè vaste zone dell’Europa occidentale e meridionale, sperimenteranno una prolungata anomalia positiva di temperatura. Sull’Italia il momento di massima calura, corrispondente ad uno scarto termico positivo pari ad 8-10 gradi più della norma, dovrebbe verificarsi tra lunedì 9 e martedì 10 novembre.

Crollo delle vorticità zonali dalla seconda metà di novembre in avanti.

Ormai da qualche aggiornamento, i centri di calcolo europeo ed americano mettono alla luce una graduale attenuazione della tensione zonale sull’Europa. Il centro di calcolo europeo ipotizza addirittura una ripresa decisa dei flussi di calore verso il polo, che si manifesterebbero attraverso una ripresa dell’attività d’onda sull’oceano Atlantico, un’azione di blocco nei confronti delle correnti occidentali oceaniche e conseguentemente un raffreddamento abbastanza sensibile del continente europeo, laddove potrebbe addirittura prendere consistenza una circolazione depressionaria di origine scandinava, veicolante sull’Europa masse d’aria di origine polare.

Andrà davvero così? Per conferme o smentite, seguite i prossimi aggiornamenti.

Autore : William Demasi