00:00 14 Agosto 2015

Schegge: l’alluvione di fine agosto 2003 su Carnia e Tarvisiano

Subito dopo l'estate più calda della storia recente, sul Tarvisiano si abbattè una terrificante alluvione.

Ecco cosa arrivò dal Tagliamento quel pomeriggio del 29 agosto 2003 a Lignano Sabbiadoro (UD): tronchi d’albero, rami, spazzatura di ogni genere, l’alluvione stava colpendo più a nord.
Foto di Alessio Grosso.

MeteoLive vuole che i suoi lettori non dimentichino. L’estate 2003 non deve essere ricordata solo per il grande caldo, ma anche per questa drammatica alluvione nel Tarvisiano. Riviviamola insieme.

Quel 29 agosto 2003…
"Questo vento è pericoloso" diceva un signore alla moglie in spiaggia sulla costa friulana. "Per il mare?" Rispondeva lei. "No, per la montagna" aveva concluso lui. Ed aveva ragione.
Venerdì 29 l’umidità si è concentrata tutta sulla Carnia e per 24 ore è stato il finimondo. Non che sull’alto Friuli non siano abituati alle piogge battenti, perchè mediamente sulle Alpi orientali cadono oltre 2500 mm di pioggia all’anno, ma per la concentrazione di una così intensa precipitazione nell’arco di poche ore. Oltre 400 risulteranno poi i mm caduti a Pontebba.

Chi risaliva l’autostrada A23 Udine-Tarvisio, alla barriera di Ugovizza-Tarvisio ha vissuto momenti di autentico terrore con la frana che invadeva la sede autostradale, le aute bloccate in colonne, molte altre chiuse nelle gallerie. Si è temuto il peggio. Sono le prime immagini che sono giunte nelle case dei friulani nel Tg regionale delle 19.40, peccato nel nazionale non sia stato mostrato quasi nulla. Val Canale, Canal del Ferro: una prima stima ha valutato in oltre 700 milioni di Euro la quantità di denaro utile al ripristino delle infrastrutture.

Due le vittime: "una morte crudele" è stato il commento dei parenti di una di esse. Sghiaiare gli alvei dei torrenti servirà a migliorare la situazione ma non a debellare il rischio, scriveva Bait sul Gazzettino di domenica ma è la geometria della valle che purtroppo la porta a subire queste copiose ed eccessive precipitazioni. Sembra paradossale parlare di troppa acqua quando da mesi sta piovendo pochissimo, eppure questa è la realtà.

Altri due episodi hanno colpito la zona negli ultimi 100 anni: uno nel 1903 e uno nel 1996, interessando rispettivamente Ugovizza e Dogna. Anche nel 96 molte case furono spazzate dal fango, anche allora ci furono due vittime e l’autostrada fu duramente colpita dalle frane.
La gente si è messa in salvo grazie al passa-parola: se tutto fosse avvenuto di notte si sarebbero contate decine di vittime. Ugovizza è semidistrutto, milioni di metri cubi di detriti hanno invaso le strade, il torrente Uque si è ingrossato in pochi minuti, l’acqua ha trovolto tutto, è caduto persino il campanile bloccando il passaggio di acqua e detriti e peggiorando la situazione. Domenica la pioggia non ha dato tregua alla Valcanale e al Canal del Ferro già devastate dal nubifragio e dalle frane di venerdì pomeriggio (oltre 400 mm i caduti in dodice ore a Pontebba).

Solo in serata il maltempo è cessato. Sono caduti mediamente un´altra settantina di mm di pioggia ed è ricomparsa la neve dai 2000 metri. "Era un segnale che aspettavamo" è stato il commento delle sorelle Tributsch, sfollate di Ugovizza "Vuol dire che il peggio è passato". E´ stato questo l´ennesimo episodio di una catena lunghissima: è la sesta alluvione in Friuli Venezia Giulia degli ultimi dieci anni. Un elenco eloquente: giugno 1996, colpito sempre quest´angolo di Alto Friuli, ottobre 1996, colpito il Pordenonese, novembre 1996 colpita la Carnia, settembre 1998, colpita la zona di Udine nord, novembre 2002.

Autore : Report di Alessio Grosso