00:00 28 Ottobre 2015

Proiezioni meteo stagionali: FREDDO e NEVE in arrivo?

SI, ma..Negli States! Questo sembra nuovamente certo, così come apparentemente la stagione attuale non dovrebbe risultare troppo dissimile da quella vissuta l'anno scorso.

Le carte che vi mostriamo riguardano l’emisfero nord e descrivono la disposizione del vortice polare alla quota dei 5500m.
Se c’era qualche dubbio su come potesse evolvere la stagione autunno-inverno 2015-2016 il modello CFS sembrerebbe volerceli dissipare in un sol colpo: vortice polare compatto per gran parte dell’inverno, gran freddo e neve frequente negli States orientali e su parte del Canada, a tratti anticiclone sull’Europa con situazioni fredde relegate all’Europa orientale, specie a febbraio.

L’isoterma di zero gradi a 1500m quest’anno potrebbe raggiungerci un po’ più frequentemente dello scorso anno, ma alla fine i risvolti nevosi interesserebbero quasi esclusivamente i versanti esteri delle Alpi, il medio Adriatico e il meridione con episodi di breve durata, non molto dissimili da quelli avvenuti anche nella scorsa stagione.

Dicembre e gennaio vedrebbero un vortice polare compatto, solo leggermente sbilanciato verso il comparto orientale del Canada e degli States, più interessante risulterebbe febbraio ma sempre con onde sfavorevoli alla penetrazione del freddo vero nel cuore dell’Europa, ma solo sull’est del Continente; gli States orientali e dunque anche New York vivrebbero situazioni invernali anche severe.

Naturalmente una proiezione stagionale non può cogliere singole situazioni di maltempo o ondate di freddo di breve durata in grado di raggiungere anche Europa ed Italia, dunque si resta nel puro campo di ipotesi generali.

Ci sembrano comunque proiezioni un po’ troppo standard che non tengono conto nemmeno un po’ dell’interazione del Nino con l’attività del vortice polare, né tantomeno di eventuali strat-warming stratosferici in grado di splittare, cioè di dividere il vortice polare troposferico.

Ci sono altre proiezioni ancora più negative che vedrebbero una mitezza quasi eccezionale, eccessiva, invadere tutto il centro Europa, ma ci sembrano quantomeno grossolane e premature.

La carta più interessante che vi mostriamo qui a fianco è riferita all’unico momento in cui il vortice polare potrebbe mostrarsi più disturbato: cioè a febbraio, quando il freddo potrebbe lambire o coinvolgere parzialmente anche il nostro Paese a più riprese, in modo particolare l’Adriatico, mentre si confermerebbe una fase siccitosa per la costa occidentale americana con un’onda di rimbalzo che chiaramente porterebbe allo sviluppo di un anticiclone forte anche sull’ovest dell’Europa.

E’ appena il caso di aggiungere che tali carte potrebbero risultare stravolte all’improvviso da un andamento barico diverso dalla solita piatta normalità: seguiremo tutti gli aggiornamenti per comprendere se questa linea di tendenza troverà o meno conferme.
 

Autore : Alessio Grosso