00:00 13 Gennaio 2022

Nuovi sussulti dell’inverno in terza decade, cosa c’è di vero?

L’alta pressione è tornata ad invadere il Mediterraneo, dopo appena una settimana dalla sua ultima pesante visita nel mare nostrum. In occasione dell’avvio del 2022 l’anticiclone aveva causato un’impennata delle temperature davvero eccezionale, soprattutto in montagna dove abbiamo registrato valori di oltre 15°C sulle medie del periodo. 

Nel prossimo futuro, in concomitanza del nuovo periodo anticiclonico, le temperature aumenteranno ovunque ma fortunatamente non come avvenuto nel precedente anomalo episodio. L’aumento termico riguarderà soprattutto l’arco alpino, l’Appennino e le regioni del sud dove le temperature saliranno di oltre 6-8°C oltre le medie del periodo. (leggi qui maggiori approfondimenti).
Il tempo sarà stabile almeno fino ad inizio prossima settimana, da nord a sud.

Possibile cambio di passo nella terza decade di gennaio? L’anticiclone delle Azzorre, in questo caso, rappresenterebbe "croce e delizia" per l’Italia, considerando che il vortice polare non sia particolarmente in forma e che, di conseguenza, la corrente a getto tenderà ad ondularsi a più riprese nei prossimi giorni. 

Ad ogni ondulazione della corrente a getto l’anticiclone delle Azzorre proverà ad espandersi verso latitudini più settentrionali e finanche su quelle sub-polari, favorendo la continua discesa di aria molto fredda artica verso l’est Europa. La prima ondulazione è prevista tra domenica 16 e lunedì 17, ma non sarà sufficiente per traghettare masse d’aria fredde e instabili in Italia. Discorso diverso per l’est Europa che sarà investito da una notevole ondata di freddo artico. 

Altre ondulazioni sono previste nei giorni successivi e potrebbero rivelarsi via via sempre più incisive verso le regioni sub-polari tra Groenlandia e Islanda: in questo caso ci sarebbero maggiori possibilità di ondate di freddo verso il Mediterraneo, grazie ad un costante arretramento dell’anticiclone delle Azzorre verso ponente. 
Il periodo più indicato, stando alle ultimissime elaborazioni, è quello tra 21 e 25 gennaio. 

Il modello matematico ECMWF, assieme alla sua media degli scenari, ipotizza un calo della pressione dal 21 gennaio ed il contemporaneo ingresso di aria ben più fredda dai Balcani verso l’Italia.Solo ipotesi al momento ed anche con bassa possibilità di realizzazione considerata la notevole distanza temporale che ci separa dal periodo in esame. 
Precisiamo, tuttavia, che tutti i modelli matematici propendono per una spiccata dinamicità atmosferica nel nord Atlantico, caratterizzata da diverse ondulazioni della corrente a getto in grado di traghettare, prima o poi nel corso della terza decade, perturbazioni verso il Mediterraneo. Insomma, non ci resta che attendere i prossimi aggiornamenti per iniziare a delineare una tendenza più affidabile e chiara.

Autore : Raffaele Laricchia