00:00 22 Giugno 2018

Monitoriamo le mosse dell’alta pressione africana con l’ITCZ

Controlliamo la posizione di questo importante parametro...

Un buon metro per cercare di capire le mosse dell’alta pressione africana è l’ormai famoso ITCZ ( InterTropical Convergence Zone). Si tratta della zona di convergenza intertropicale situata mediamente sull’equatore. Qui si ha la convergenza degli Alisei dell’emisfero boreale e la risalita di masse d’aria calda che determinano l’area di instabilità equatoriale, con piogge e temporali.

Questa ipotetica linea, chiamata anche equatore climatico, fluttua a nord e a sud a seconda delle stagioni. In estate, tra luglio e settembre, tende ad estroflettersi verso nord di circa 18°/19° sopra l’equatore, in risposta al maggiore o minore vigore della circolazione monsonica delle latitudini tropicali.

I suoi movimenti determinano anche lo spostamento verso sud o nord delle alte pressioni subtropicali (che si estendono immediatamente a nord e a sud della ITCZ), determinando così un forte influsso anche sul tempo di casa nostra.

Una maggior estroflessione dell’ITCZ verso nord facilita le rimonte dell’alta pressione africana verso il Bacino del Mediterraneo e l’Italia. Di conseguenza, in estate, questo parametro diventa fondamentale per la previsione di una possibile risalita del famigerato "Gobbo".

La mappa in alto a sinistra ce lo mostra…così come è disposto in questi ultimi giorni, o meglio come era disposto nella seconda decade di giugno. La linea scura rappresenta la sua altezza media, mentre la linea rossa la posizione assunta dal 10 al 20 giugno. La linea gialla invece mostra la sua posizione precedente, ovvero quella assunta nella prima decade di giugno.

Cosa notiamo? Sulla parte occidentale l’ITCZ si presenta più basso della norma, mentre nella parte centrale ed orientale la linea risulta estroflessa a nord già di diversi gradi.

A giudicare da questa mappa, che va ovviamente contestualizzata con le condizioni sinottiche del momento, sembrerebbero più probabili rimonte africane verso il Mediterraneo centro-orientale piuttosto che occidentale, con interessamento del Meridione e la Grecia.

La sinottica prevista per la settimana prossima sembra però smentire quanto detto sopra con una situazione praticamente opposta; staremo a vedere.

Autore : Paolo Bonino