C'è una sostanziale differenza nel posizionamento della goccia fredda e dell'annesso minimo depressionario al suolo tra il modello americano e quello europeo.
L'americano nelle ultime ore opta per una soluzione più orientale, posizionando il minimo sull'Emilia-Romagna e localizzando proprio tra nord-est e regioni centrali adriatiche i fenomeni più intensi tra venerdì pomeriggio e sabato mattina.
Il modello europeo invece vede un passaggio più occidentale della goccia fredda, in sfondamento cioè sul Tirreno e con minimo al suolo in movimento dal Golfo ligure verso la Toscana.
Chi avrà ragione? Come sono schierati i cosiddetti modelli "minori"? Diciamo che la maggioranza sposa la soluzione del modello europeo ma nel meteo non sempre la maggioranza vince.
Se dunque il modello americano "legge" questa soluzione significa che la situazione non è affatto chiara, ma solo a livello di dinamica, perchè in ogni caso il passaggio ci sarà e chi più e chi meno sperimenterà dei temporali, mentre la diminuzione delle temperature risulterà significativa per tutti.
E' comunque normale che, mancando ancora 4 giorni e mezzo all'evento, si vada a "litigare" sul posizionamento dei minimi, mentre l'impianto appare confermatissimo, a testimonianza del fatto che i modelli restano comunque strumenti affidabili ed insostituibili per comprendere come evolverà la situazione nel medio termine.
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Il peggioramento di venerdì: cosa non quadra?
Differenza nel posizionamento dei minimi.
In primo piano - 11 Maggio 2015, ore 09.33
Autore : Alessio Grosso
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