00:00 28 Gennaio 2021

Cova il GRANDE FREDDO sull’Europa e sull’Italia: ecco perché! (mappe)

Novità importantissime durante la prima decade di febbraio in Europa.

 

Ci risiamo. Si riparla di grande freddo sull’Europa sul finire della prima decade di febbraio. Potrebbe anche non coinvolgere l’Italia ma ci sono discrete probabilità che possa raggiungere almeno il nord e il medio Adriatico. Perchè? Ve lo raccontiamo sinteticamente.

RIVOLUZIONE BARICA: nel volgere di una settimana la circolazione sull’Europa potrebbe subire una profonda modifica. All’Atlantico intorno a giovedi 4 febbraio sarebbe ancora concesso di spingere sul Continente, peraltro sin sul Mediterraneo centrale, una depressione carica di precipitazioni, che entro domenica 7 avrebbe il compito di risucchiare aria molto fredda (la più fredda della stagione) dalle latitudini artiche e di convogliarle sul centro Europa e perlomeno sino al nord Italia. 

COME MAI POTREBBE SUCCEDERE?
E’ un discorso legato al fisiologico calo dell’attività del vortice polare, la corrente da ovest che ha dominato il tempo dall’Epifania a fine mese, andrà smorzandosi, perchè il vortice polare potrebbe dividersi in due tronconi e questa volta un ramo potrebbe raggiungere l’Europa con un carico di freddo certamente non trascurabile, perchè in posizione molto vantaggiosa per veicolarlo senza passare dall’Oceano. Lo vediamo molto bene in questa mappa che inquadra tutto il nord emisfero ed evidenzia il canale di aria mite a tagliare il Polo intorno al 7-8 febbraio, guardate la lingua di gelo che scende ad est:

Eccolo il gelo a 1500m immortalato sull’Europa in una carta un po’ estrema in cui abbraccia almeno parzialmente anche l’Italia:

Anche altre mappe evidenziano questo grande ponte anticiclonico tra Azzorre-Scandinavia e Polo, che garantirebbe un riformento di aria fredda non trascurabile sull’Europa, qui ne vediamo una prevista per domenica 7 febbraio:

ATTENDIBILITA’: non tutti gli scenari inquadrano situazioni da inverno severo come queste e pertanto non viene evidenziata nella media degli scenari una configurazione simile, bensì molto più fumosa, ma che ci restituisce comunque tutta la difficoltà dei modelli di fronte ad una simile potenziale rivoluzione barica. Al momento non si va oltre il 25-30%, ma…

C’è però una carta che autorizza a pensare che almeno al nord e sul medio Adriatico parte di quel freddo possa entrare in modo massiccio e si riferisce alla probabilità in percentuale che a 1500m le temperature possano scendere sotto i -5°C nel periodo 7-9 febbraio:

C’è poi considerare un indice di teleconnessione: si tratta della MJO, dagli scienziati Madden e Julian che scoprirono nel 1971 una sorta di effetto domino temporalesco tra l’Oceano Indiano e Pacifico con ciclo di 40-50 giorni. Alterando il normale andamento degli alisei, viene generato un innalzamento o abbassamento della linea di convergenza intertropicale; in questo modo l’anticiclone africano può salire o scendere di latitudine influenzando marcatamente o meno marcatamente il tempo anche dell’Europa mediterranea.

Per la prima decade di febbraio si prevede un MJO in fase 7 che favorirebbe appunto una situazione indirettamente favorevole all’instaurarsi di queste condizioni sull’Europa.

 

Autore : Alessio Grosso