00:00 18 Gennaio 2008

Avevano ragione gli americani…

Gennaio molto mite sull'Europa.

Getto molto forte, figlio di un vortice polare più attivo che mai che finisce ovviamente per determinare una situazione di NAO positiva sull’Europa.

In altre parole le perturbazioni scorrono velocissime sul nord del Continente in seno a zone depressionarie che disertano invece il sud Europa e l’Europa mediterranea, terreno di conquista degli anticicloni.

In modo ancora più sintetico potremmo dire tempo perturbato ma mite nel nord Europa e tempo anticiclonico e altrettanto mite su di noi.

Se il vortice polare non placherà almeno in parte la sua ira l’inverno non andrà lontano: 2.5°C sopra la media su gran parte del Vecchio Continente sono tanti, era quanto prevedevano i modelli americani e quanto puntualmente si sta verificando.

In una congiuntura non propriamente favorevole però l’Italia è riuscita nell’impresa di veder transitare sul suo territorio almeno 4-5 perturbazioni cariche di pioggia, come non succedeva da molto tempo.

In questi anni infatti abbiamo notato come il flusso perturbato atlantico si sia alzato di latitudine e come i fronti di conseguenza finissero per transitare quasi tutti oltralpe, in questo gennaio 2008 invece è bastato qualche grado di latitudine in meno e una certa ondulazione nelle correnti per fare il pieno di pioggia e neve, sia pure in un contesto mite. Accontentiamoci.

Certo dopo 5 mesi con temperature in linea con la normalità stagionale, dovremo ricominciare a riempire il libro rosso dei mesi “caldi” e gennaio vi entrerà di diritto quasi a ricucire lo strappo del fresco dell’ultima parte del 2007. Speriamo che a febbraio le ondulazioni divengano nuovamente più marcate per garantirci un finale di stagione degno dell’inverno.
Autore : Alessio Grosso