00:00 25 Dicembre 2022

Aggiornamenti terribili per le nostre montagne e per le prossime due settimane

Gli aggiornamenti natalizi dei centri di calcolo non lasciano ben sperare sul proseguimento della stagione invernale, quantomeno fino all’Epifania. I giorni in arrivo potrebbero rivelarsi davvero esasperanti per le nostre montagne, da nord a sud, a causa dell’eccessiva persistenza degli anticicloni di origine sub-tropicale.

Tali anticicloni stanno già sovrastando tutta Italia e stanno regalando tempo stabile ovunque. Le nebbie imperversano sulla Val Padana, l’alto Tirreno e l’alto Adriatico, il Sole su gran parte delle restanti aree, montagne incluse: parliamo di condizioni meteorologiche più vicine alla metà dell’Autunno che all’Inverno, assolutamente deleterie per la neve e le riserve idriche.

Un vero peccato, considerando che lo schema del solito anticiclone persistente sembrava essersi spezzato a metà novembre con l’arrivo di numerose perturbazioni che hanno provato a mettere una pezza alla siccità. Ma a quanto pare si è ritornati al punto di partenza. e questa volta potrebbe rivelarsi davvero pesante considerata la base di partenza non proprio favorevole.

Dalle ultimissime emissioni dei modelli matematici non arrivano buone notizie: l’alta pressione potrebbe farci compagnia non solo fino al termine del 2022 ma addirittura fino all’Epifania. L’anticiclone sarà alimentato prevalentemente da correnti sub-tropicali che manterranno le temperature sempre al di sopra delle medie del periodo e lo zero termico ben oltre i 2000 metri di quota.

Escludendo qualche piovasco tra 28 e 31 dicembre, discusso in questo articolo, sarà la stabilità a primeggiare su tutto lo Stivale. Insomma non ci saranno piogge o nevicate, ma solo cieli sereni o le solite nebbie/nubi basse. Gli accumuli previsti da oggi fino all’Epifania sono davvero bassi: solo su Liguria orientale e alta Toscana si intravedono picchi di 30-40 mm, per il resto si viaggia tra 0 e 10 mm, ovvero precipitazioni quasi del tutto inesistenti.

Con molta probabilità tutta la neve presente in Appennino fonderà, anche quella ad altissima quota. Anche sulle Alpi la neve presente oltre i 2500-3000 metri di altitudine sarà messa a dura prova. Certo che buona parte di essa fonderà inesorabilmente, soprattutto quella caduta nell’ultimo mese.
Qualche segnale interessante lo troviamo solo nel lunghissimo termine, come evidenziato in questo articolo.

Autore : Raffaele Laricchia