00:00 4 Dicembre 2015

Meteo a 15 giorni: ecco il crollo dell’anticiclone e l’arrivo dell’INVERNO!

Gli indici legati all'attività del vortice polare indicano un calo inequivocabile, la media degli scenari proposti dai modelli segnala un grosso cambiamento dopo il 15 dicembre.

L’inverno sembrerebbe voler bruciare le tappe, arrivando a dar notizia di sé prima di Natale, addirittura intorno alla metà del mese e sarebbe già un bell’avvenimento, considerando quando si è visto sino ad ora.

Ci sono finalmente alcuni segnali importanti circa il deterioramento dell’impianto anticiclonico, sulla frenata almeno parziale del vortice polare e sulla possibilità che dunque si facciano strada verso di noi le saccature atlantiche cariche di precipitazioni, di un po’ di freddo e dunque anche di un po’ di neve in montagna e forse in prospettiva non solo in montagna.

Partiamo dagli indici descrittivi dell’attività del vortice polare, quel malloppo di aria gelida che circonda l’area polare e che scende con le sue lingue fredde sin quasi al centro Europa, concedendosi il lusso di tanto in tanto di raggiungere anche il Mediterraneo.

L’indice AO (Arctic Oscillation) che segnala la forza del vortice polare a livello troposferico cioè nello strato d’aria più vicino alla Terra che va da 0 a 8km circa ai Poli e sin verso i 18-20km all’equatore, ci dice che ci sarà un calo dell’attività e già questo è un bel segnale circa la possibilità di un serpeggiamento delle correnti perturbate atlantiche, così come lo è la presenza di acque atlantiche superficiali più fresche del normale che in qualche modo amplificano queste onde. 

L’indice NAO (North Atlantic Oscillation) monitora invece la differenza di pressione tra l’area islandese e quella delle Azzorre, per farla semplice e chiara più viaggia su valori positivi e più alle nostre latitudini siamo invasi da anticicloni, più si porta su valori neutri o leggermente negativi e più dobbiamo pensare ad una vivacità del tempo in casa nostra. 
Anche questo indice per la cronaca sta mostrando segni di discesa da una importante positività verso valori almeno neutri.
Potete trovare tutti questi indici, continuamente aggiornati più volte al giorno su meteolive.leonardo.it/speciali/GRAFICI/57/indici-teleconnettivi-teleconnessioni/42722/ (solo per appassionati ed esperti!)

Infine la media degli scenari del modello americano che riassume le 20 opzioni che mostrano il possibile comportamento del tempo da qui a 15 giorni, mostra una situazione potenzialmente depressionaria sul nostro paese da metà dicembre in poi, più ancora dal 18.

Tutto quadra anche con il fatto che, fisiologicamente tutto questo rientra nel normale andamento meteo che caratterizza le fasi natalizie o prenatalizie. Per questo motivo le percentuali che vedono l’inverno salire in cattedra per la metà del mese o subito dopo sono salite al 55% e anche qualcosina in più.

In pratica il raffreddamento stratosferico che avrebbe dovuto condizionare quasi completamente l’attività del vortice polare in sede troposferica, negandoci per almeno 45-50 giorni l’inverno potrebbe non funzionare.

Si potrebbe cominciare con un assaggio invernale già nel week-end 12-13 dicembre, con un disturbo anche marcato al dominio anticiclonico. (il modello europeo però non la pensa così) La chiave per comprendere quanto accadrà dopo passerà anche da qui, per questo oggi non daremo la classica sintesi previsionale ma solo 3 proiezioni.

periodo 12-15 dicembre: maggiore variabilità su tutto il Paese e possibilità di precipitazioni in aumento. Calo moderato delle temperature.

periodo 16-18 dicembre: possibile ulteriore peggioramento con precipitazioni anche nevose a quote basse e clima piuttosto freddo.

periodo 18-20 dicembre: ulteriore accentuazione delle condizioni invernali.
 

 

Autore : Alessio Grosso