00:00 16 Novembre 2001

Genova, 16 dicembre 1983, una giornata che non si dimentica!

Ecco il racconto di una nevicata seguita da una grandinata notturna avvenuta a Genova, che provocò fenomeni di gelicidio ovunque.

Era già da qualche giorno che seguivo assiduamente le previsioni di “che tempo fa” , con il colonnello Baroni che illustrava una discesa di aria fredda da nord est che colpiva principalmente il basso versante adriatico e il sud.

Io fibrillavo, nell’attesa che il meteorologo desse qualche possibilità di neve anche per il nord. La sera del 15 dicembre eccomi accontentato: una profonda depressione distesa dall’Inghilterra al nord Italia con correnti da sud ci stava per interessare e il colonnello menzionò la possibilità di avere nevicate fino a bassa quota in Val Padana, stante la presenza di un cospicuo cuscino freddo al suolo generato dai precedenti venti freddi.

Per tutta la giornata del 15, il tempo a Genova peggiora, con la temperatura massima attestata sugli 8°, ma senza vento. Verso le 15 ecco la pioggia, debole, con la temperatura in rapida discesa stante la comparsa della Tramontana scura. Verso le 19 la pioggia si intensifica e la temperatura continua a calare.

Alle 20 siamo a 4° con Tramontana scura in rinforzo. La bandiera posta sul mio balcone (non tanto per fede calcistica, ma per capire la direzione e l’intensità del vento) comincia a sbattere. Intorno alle 21,30 vado a letto, ignaro ancora di quello che stava per capitare. Decido di dormire con la serranda alzata, troppo bella quella serata.

Verso le 22 comincia il magico ticchettio dei fiocchi di neve ghiacciati contro la finestra. Di corsa mi reco a controllare la temperatura: 3°: cadono palline di ghiaccio, una precipitazione che prelude solitamente alla neve. Ad un certo punto il sonno mi assale e mi addormento. Mi sveglio all’indomani con circa 20cm di neve al suolo e una temperatura intorno allo 0. La neve continua a cadere, ma piano, e la Tramontana scura raggiunge punte di notevole violenza.

Ovviamente mi preparo per andare a scuola, indossando calzettoni, piumino e doposci. Che fatica per gli autobus circolare, troppa neve per la strada. Con mia sorpresa arrivo a Brignole e noto che di neve ce n’è davvero poca, molta di meno rispetto a Marassi.

Salgo sull’autobus che mi porta a scuola a Sturla, quartiere orientale della città, distante circa 3 km da casa mia e lungo la strada la neve diminuisce per scomparire del tutto in prossimità del quartiere di Albaro. Arrivato a scuola, non c’era un filo di neve per terra ed era piovuto per tutta la notte. Immaginatevi l’imbarazzo: tutto imbacuccato, vestito da neve e la neve non c’era! “

"Guardate che dove abito io ce n’è più di 20 cm”, ma più che dirlo non potevo fare. I mie compagni di scuola, che abitavano tutti in zona, pensavano che io raccontassi frottole, anche perché il monte Fasce, alto più di 800 metri, non era imbiancato nemmeno sulla sommità.

Per tutta la giornata la Tramontana scura soffia fortissima. Nel pomeriggio, tornato a casa, mi accorgo che la neve non si era minimamente sciolta e la temperatura oscillava tra 1-2°. Verso le 15 arriva un po’ di pioggia gelata, che testimonia l’aumento di temperatura in quota a causa dello Scirocco. Si ghiaccia ovunque: sugli alberi, sul mio balcone, per terra.

Ogni tanto cade qualche piccola pallina di grandine, ma io non ci faccio molto caso, avendo la consapevolezza che tutto stesse per finire.

Verso sera la Tramontana scura aumenta ancora e le palline di ghiaccio si fanno più presenti con il loro ticchettio contro la finestra, ma il bello arriva nella notte. Verso le 2 comincia a tuonare, tuoni secchi e forti come in piena estate. La Tramontana scura non dà tregua e la temperatura non si alza.

Ad un certo punto comincia a grandinare con chicchi grossi come noci. Si ferma ovunque. A volte è mista a pioggia e questo contribuisce a far aumentare il gelicidio. Per tutta la notte si susseguono temporali con rovesci di grandine spaventosi. Io sono costretto a chiudere la serranda.

Al mattino Marassi si sveglia con mezzo metro di grandine per terra mista alla neve del giorno prima, alberi congelati e ghiaccio ovunque. Fortunatamente la temperatura comincia ad aumentare e la Tramontana scura si attenua. Parecchi i danni in tutta la città, con il traffico sulle zone di collina praticamente paralizzato. Verso sera la situazione ritorna alla normalità. Ero in prima liceo…non lo dimenticherò mai.

Autore : Paolo Bonino