00:00 26 Gennaio 2016

Vortice polare “spappolato” nel corso della prima decade di febbraio con FREDDO e NEVE in Europa?

Le analisi del centro meteo europeo rincarano la dose sul freddo in arrivo per febbraio sul Continente europeo. MeteoLive dubbioso sulla seconda fase, più ottimista sulla prima.

Le conseguenze dello strat-warming, cioè del riscaldamento previsto in stratosfera a breve, potrebbero riversare verso l’Europa masse d’aria fredda, anche molto fredda nel corso del mese di febbraio.

Rincara la dose il centro meteo europeo portando una simulazione ottenuta ipotizzando dapprima un rallentamento del vortice polare, poi addirittura una divisione in blocchi dello stesso, quello che tecnicamente viene definito "split" divisione.

Il centro di calcolo non specifica però dove colpirà con maggiore veemenza la colata: se sulla Russia, sull’est europeo o in casa nostra ma pare molto sicuro, a differenza dei colleghi americani, sul fatto che febbraio possa trascorrere all’insegna del freddo e della neve, dal 7-8 in poi su gran parte del Vecchio Continente.

Nella prima immagine si nota chiaramente il vortice polare girare compatto, più compatto che mai, così come si era osservato ad esempio alla fine degli anni 90, come mostra il grafico qui sotto.

Notare come dal dopoguerra sino agli 70 un indice AO orientato su valori prevalentemente negativi, cioè caratterizzato da un vortice polare debole, abbia prodotto in Europa inverni molto dinamici, cioè perturbati e spesso freddo e/o nevosi.

Subito dopo sono cominciate oscillazioni più marcate e con il picco di iperattività registrato tra gli anni 80 e 90 le stagioni invernali hanno conosciuto solo quasi anticicloni e siccità.

Negli anni 2000 c’è stato un certo miglioramento della situazione con inverni a corrente alternata, ma ultimamente (nel grafico non si vede) l’indice AO è tornato a salire molto.

In ogni caso da un vortice polare compatto e a rotazione perfettamente circolare, passeremo ad uno molto disturbato con sacche di aria fredda pronte a riversarsi verso sud dal 7-8 febbraio in poi. Se il vortice polare si spezzasse in vari tronconi, potrebbe anche derivarne un blocco delle correnti atlantiche e l’arrivo del freddo russo proprio sul centro Europa, i Balcani e in parte anche l’Italia.

NOTA di REDAZIONE: l’ipotesi naturalmente è da prendere con le pinze! MeteoLive sposa con discreta attendibilità la linea della variabilità entro la fine della prima decade di febbraio, ma non si sente al momento di avallare una previsione così estrema per il periodo successivo.
Seguite comunque gli aggiornamenti.

Autore : Alessio Grosso