00:00 20 Marzo 2002

48 ore di caldo, poi porte spalancate al freddo

L'alta pressione "stira" la nuvolosità presente sull'Italia, garantendo tempo generalmente buono e molto mite fino a venerdì mattina. La distensione anticiclonica in direzione del Circolo Polare Artico produrrà subito dopo una discesa d'aria progressivamente più fredda verso l'Italia.

L’alta pressione ha deciso di svegliare dal torpore meteorologico gli Italiani con una distensione verso la Scandinavia che provocherà un’inevitabile discesa d’aria fredda diretta principalmente verso Romania, Bulgaria, Macedonia ed Albania ma che finirà per coinvolgere anche l’Italia con correnti tese da NNE e un sensibile calo termico.

Per le regioni adriatiche e meridionali ci sarà anche occasione per un vero e proprio peggioramento in termini di una accresciuta instabilità atmosferica che, unitamente ad un effetto stau delle correnti su Marche ed Abruzzo, proporrà frequenti episodi temporaleschi e rovesci nevosi fin verso i 900-1000 m su molte zone dell’Appennino.

Temporaneamente saranno interessati da nubi e fenomeni anche il Veneto orientale, il Friuli e la Romagna.
Il nord-ovest rimarrà invece ai margini dell’afflusso freddo, grazie anche al riparo offerto dalla catena alpina.

I fenomeni giungeranno a fasi alterne sia domenica che lunedì.
Proprio per lunedì 25 infatti ritroveremo una vasta zona anticiclonica sull’Europa centro-occidentale e settentrionale, che sul suo bordo orientale e meridionale consentirà ancora l’afflusso di aria piuttosto fredda sulle nostre regioni. La cosa potrebbe andare avanti sino a giovedì 28. Torneremo ovviamente sull’argomento.

Oggi e domani intanto godremo di tempo generalmente buono: le velature presenti risulteranno innocue ovunque e si registrerà un generale rialzo della temperatura, soprattutto sulle regioni tirreniche e sulla Valpadana, soggetta ad una modesta ricaduta favonica.

Sarà dunque primavera inoltrata, una quasi estate che però verrà bruscamente interrotta venerdì sera.
Autore : Alessio Grosso